Francesco De Core, direttore de Il Mattino, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Punto Nuovo sul momento del Napoli, alle prese col rebus del tecnico: “De Laurentiis ha assistito a tanti allenamenti anche sul campo, ora con Garcia mi sembra che ci sia un giusto motivo per farlo. Non so se è un commissariamento, anche se il francese non è stato pubblicamente difeso dalla società. In assenza di nuovi interlocutori credibili, ADL prova ad incollare ancora i cocci di un vaso già rotto. La società avrebbe dovuto difendere Garcia a spada tratta, anche dinanzi a certi risultati e a certe scelte di formazioni. Berlusconi quando chiamò Sacchi, lo difese ad oltranza per evitare crisi di rigetto da parte del gruppo. Il Napoli deve dimenticare quanto fatto lo scorso anno, serve per andare avanti ed evitare questo #GarciaOut a tutti i costi che è sbagliato ed ingeneroso, per quanto il francese ci abbia messo del suo. Le alternative a Garcia? Conte ha ormai detto no, quindi non ne vedo di credibili a disposizione. E poi anche Conte sarebbe stato tutto da verificare: gioca un altro tipo di calcio, il Napoli avrebbe dovuto trasformarsi quasi del tutto. Conte non è un allenatore in continuità con lo Scudetto di Spalletti. Tudor, Mazzarri e gli altri mi convincono poco. Anche Spalletti avrebbe avuto le stesse difficoltà, va detto. Ripetersi è difficile a Napoli, perché il senso di appagamento dei calciatori è fisiologico, così come i nodi rinnovi incidono sull’umore del gruppo. E poi gli avversari, ormai, si sono attrezzati per affrontare i campioni di Italia. Napoli è una piazza straordinaria per affetto, ma non è abituata a vincere. Solo Milano e Torino sono riuscite a vincere più campionati di fila”.