Il Decreto Crescita è l’unica strada che può portare Conte al Napoli

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Enrico Fedele, opinionista e dirigente, è intervenuto nel corso di Forza Napoli Sempre, condotta da Gianluca Gifuni, in onda su Radio Marte“Conte può arrivare a Napoli solo a novembre, con il Decreto Crescita”

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Il cambio allenatore? Si è arrivati ad un punto particolare: il malessere dei giocatori nei confronti del tecnico sono abnormi, tutti quello che Garcia dice entra da una parte ed esce dall’altro nei calciatori, che non ne riconoscono più la leadership. Poi magnifichiamo Sassuolo, Lecce e Frosinone solo perché li abbiamo battuti, dimenticando che squadre al livello del Napoli, come Lazio e Fiorentina, poi ci sconfiggono e lo fanno pesantemente. Quanto all’allenatore, il Napoli voleva altri personaggi: pensava a Italiano, a Luis Enrique, a Thiago Motta e a Nagelsmann. Esonero di Garcia, adesso? Stiamo a vedere cosa deciderà il presidente, ma la strada è quella. Prendere Conte sarebbe un problema economico, il che rende difficile un suo approdo in Campania? No, non c’è problema economico se arriva dopo il 31 ottobre, perché da novembre si potrebbe usufruire del Decreto Crescita, abbassando i costi del suo stipendio. Ingaggiare Conte sarebbe possibile, soprattutto se il mister facesse un passo e calasse un po’ le sue pretese economiche. Se volesse un minimo di 10 milioni, potrebbe arrivare al Napoli con il Decreto Crescita per circa 13-14 lordi. Se invece il Napoli volesse pagare una decina, potremmo ipotizzare un netto da 7 milioni per un lordo da circa 9,5. A quel punto, ci si potrebbe pensare. Altri allenatori prendibili, per qualità ed importanza della piazza, non ce ne sono: solo Conte darebbe una scossa. Galtier altro nome al vaglio? Non è l’allenatore adatto. Tudor? Non mi ispira fiducia: non punterei su di lui. Lo ripeto: al Napoli serve Antonio Conte. Come giudico la prestazione di Meret? E’ un santo che non fa miracoli, perché delle volte si impaurisce. Ieri il gesto più comico non è stato il gol preso in mezzo alle gambe, ma quando ha ciccato la palla di sinistro con il piede dopo che la Fiorentina aveva preso il palo. Il portiere è andato in confusione e lo si è visto per tutta la partita, perché ha sbagliato anche un paio di appoggi facili. E’ un buon portiere, nel complesso, ma è ‘muto’, non si fa sentire con i compagni di reparto. In molti lo santificano e lo beatificano senza avere la competenza per giudicarlo. Le proteste dei giocatori sostituiti? La maleducazione dei calciatori è evidente: sono diventati presuntuosi. Devono fare anche loro un bagno di umiltà”.

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