Il 28 ottobre 1973 il primo cartellino rosso in Serie A: la storia dei provvedimenti disciplinari

Come si è arrivati a inserire i cartellini nelle regole del calcio?

0

In origine era un invito a uscire dal campo, poi si passò ai colori per rendere più immediato il messaggio dell’arbitro: la storia dei cartellini è iniziata nel torneo di calcio dei Giochi di Messico del 1968 con i primi cartellini gialli, un avvertimento a calmare il proprio temperamento in campo. Poi nel corso del Mondiale di Messico ’70 i cartellini entrano definitivamente in dotazione agli arbitri e 3 anni dopo fanno la loro prima apparizione in Serie A: i primi ammoniti furono Lodetti e Maraschi in un Sampdoria-Milan che finì con altri otto sanzionati, mentre il primato della prima espulsione di sempre nella massima serie italiana toccò a Franco Nanni, terzino del Verona che scagliò una pallonata contro la panchina del Cesena a pochi minuti dalla fine del match, irritato dalle continue perdite di tempo. Ma come si è arrivati a questa scelta cromatica? L’idea venne a Ken Aston, famoso arbitro inglese: fermo ai semafori associò i colori giallo e rosso a un avvertimento di fermarsi il primo, uno stop definitivo il secondo. Propose l’dea alla FIFA, già alla ricerca di qualche strumento che desse maggiore autorità all’arbitro e le prime sperimentazioni furono un successo, prima di entrare definitivamente nelle regole del giuoco del calcio.

Factory della Comunicazione

Fonte: Gazzetta dello Sport

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.