Ieri i 45 mila tifosi accorsi allo stadio Maradona per Napoli-Fiorentina sono entrati dalle 18 in poi, ma già 250 persone erano presenti sugli spalti da alcune ore e in 150 hanno simulato di essere spettatori spaventati, pronti a farsi dare indicazioni sulle vie di fuga; in cinquanta si sono alternati simulando come dare sostegno ai tifosi in fuga. Sono le prove di evacuazione in caso di scossa per lo stadio Maradona, con un eventuale sgombero dell’infrastruttura che deve essere ordinata dal capo dell’ordine pubblico e non è da escludere un annuncio tramite altoparlanti. La speranza è sempre che non serva evacuare lo stadio, ma il rischio c’è ed è meglio prevenirlo, con la società Napoli in prima linea. Iniziata la simulazione il personale sanitario e i vigili del fuoco si stabiliscono nelle “zone di calma” all’esterno dello stadio e lontano dalle tribune esterne da cui potrebbe cadere qualche calcinaccio. Arrivato il segnale gli steward si devono disporre lungo le scale e indicare i gate di uscita, tutti i cancelli saranno spalancati e steward e assistenti si posizioneranno ai lati dei gradoni che devono essere obbligatoriamente lasciati liberi: fondamentale è che questo avvenga anche in curva. Prevista anche l’assistenza agli spettatori in caso di panico che devono essere guidati passo passo. La sala di monitoraggio, infine, verificherà le situazioni nei vari punti del Maradona e dell’sterno.
Fonte: Il Mattino