Il caso del bambolotto-bomber è scoppiato all’improvviso. Con la mascherina, il numero 9 sul pantaloncino, la maglia azzurra, il ciuffo biondo-oro realizzato con la stessa tintura e magari anche dallo stesso parrucchiere, tutto è un riferimento ad Osimhen. Il produttore del giocattolo, Giochi Preziosi del patron ex presidente del Genoa Enrico Preziosi, sembra aver osato un po’ troppo, infastidendo il Napoli. Il grande classico della casa produttrice: il Cicciobello ma declinato versione Bomber. È così che si chiama ed il suo debutto sul mercato dovrebbe andare in scena entro il mese di ottobre, al costo di 70 euro. «Con riferimento alla notizia, apparsa su numerosi siti di informazione online, relativa all’imminente immissione in commercio di un gioco per bambini denominato “Cicciobello Bomber” – bambola che riproduce le fattezze del giocatore Victor Osimhen, ritratto con indosso una divisa chiaramente riferibile alla maglia da gioco della prima squadra del Club – la SSCN precisa trattarsi di prodotto non ufficiale, la cui realizzazione non è stata in alcun modo autorizzata dal Club», recita la nota del Napoli diffusa nel pomeriggio attraverso i canali ufficiali. «La Società si è pertanto attivata per tutelare i propri interessi nelle opportune sedi», l’inequivocabile frase conclusiva del comunicato. Ovvero: De Laurentiis-Preziosi è una partita che si rinnova come ai tempi del calcio, però all’insegna dei diritti d’immagine. Per la cronaca, in piena euforia scudetto a Napoli e dintorni è stato commercializzato di tutto in stile-Victor: la torta Osimhen, il caffé Osimhen, il babà, la pizza, il gelato Osimhen. Quanti anni sono passati dal 2007: era il 10 giugno, i tifosi erano ancora gemellati, e il Napoli e il Genoa celebravano insieme, tenendosi per mano, il ritorno in Serie A dopo un dolcissimo 0-0 a Marassi. Il gemellaggio s’è rotto, Preziosi ha ceduto il Genoa e questa è la storia di un bambolotto mascherato. Navigando sul web si trovano ancora i Cicciobello D1OS: con i capelli di Diego, la maglia azzurra, il numero 10 sul pantaloncino bianco, la sua foto e l’autografo sulla scatola. Mentre sul sito ufficiale del bambolotto più famoso c’è anche una versione che si chiama così: Cicciobello Lacrime Vere. E non sono mica napoletane.
Fonte: Corriere dello Sport