Le controanalisi svolte presso i laboratori dell’Acqua Acetosa hanno confermato la positività di Paul Pogba ai metaboliti del testosterone. La Procura Nazionale Antidoping aprirà l’istruttoria e il centrocampista francese potrà scegliere tra il patteggiamento e il processo. Il centrocampista francese rischia una squalifica di 4 anni in base al Codice Sportivo Antidoping di Nado Italia. Attualmente il giocatore è sospeso dall’attività agonistica della prima squadra, non può nè allenarsi nè giocare. Dopo che il campione B ha confermato l’esito positivo, la difesa di Pogba partirà da un punto fondamentale: dimostrare la non intenzionalità delle assunzioni della sostanza dopante. In tal caso, la condanna sarebbe di “soli” 2 anni, con alcune attenuanti che potrebbero ridurre la pena. Molto più difficile dimostrare la “contaminazione accidentale“che la scorsa stagione portò all’assoluzione del difensore dell’Atalanta, Josè Luis Palomino. Se dovesse essere accertata la responsabilità di Paul Pogba, l’addio del centrocampista alla Juventus sarebbe una logica conseguenza. Attualmente la società sabauda potrebbe già interrompere il pagamento del suo ricco ingaggio, in caso di squalifica di 4 anni ossia il massimo per accertate responsabilità, la Vecchia Signora potrà avviare le procedure per la rescissione del contratto.
Fonte: ilfattoquotidiano.it