Lindstrom, per adesso, è l’ultima scelta, ma le gerarchie possono cambiare
Jesper Lindstrom, aspetta paziente il suo momento, finora gli sono toccati sono quindici minuti contro la Lazio, ma le cose potrebbero cambiare, anche in vista delle prossime gare, come sottolinea oggi il Corriere dello Sport. “Però Lindstrom ha gamba, sterza, punta l’uomo, crea la superiorità, va dentro al campo se gioca, altrimenti deve starsene fuori, ad osservare, semmai a studiare, ad aspettare che arrivi la chiamata. Non è successo a Marassi, subito dopo la sosta, né per sostituire Elmas (ed è toccato a Politano) né per alternarsi nel finale con Kvara (ed è stato interpellato Zerbin); a Braga, pur aprendosi degli spazi a sinistra (fuori Kvara e Politano) la lavagnetta luminosa ha indicato altri (Elmas e Raspadori) ; e a Bologna (con Kvara e Raspadori fuori) . Lindstrom è per ora l’ultima scelta, ma le gerarchie e le opportunità, si sa, cambiano, e adesso tra Udinese e Lecce, una dietro l’altra in rapidissima successione, aspettando il Real Madrid, c’è ancora una bella fetta di turnover. Lindstrom calling, per evitare di interpellare «Chi l’ha visto?»”.