In molti hanno ricordato, dopo il tweet di domenica sera di Aurelio De Laurentiis, quanto accadde qualche anno fa quando alla guida del Napoli c’era Carlo Ancelotti. Un cinguettio simile, ma meno di due settimane dopo Carletto veniva esonerato. Solo coincidenze, certo, anche perchè si tratta di situazioni completamente diverse. L’unica certezza è che qualora continuassero a non convincere i risultati, anche la posizione di Garcia sarebbe a rischio. Su La Gazzetta dello Sport si legge: “De Laurentiis riflette. Non è contento di come sta rendendo la squadra, ma al tempo stesso non agisce d’impeto, e cerca di non parlare con nessuno dopo le partite, conoscendo il proprio carattere focoso. Al tempo stesso il presidente è un decisionista e se dovesse veder andar male le cose non perderebbe tempo ad agire. Non ha cominciato il suo casting, anche perché non lo ammetterebbe mai, però inizia a guardare qualche situazione con interesse. Antonio Conte è libero ma non appare convinto del Napoli e al tempo stesso il presidente rimane dell’idea di voler continuare sulla base del 4-3-3. Il sistema di gioco però non diventa dogma dal momento in cui bisognerebbe intervenire – in caso di mancanza di risultati di Garcia – per dare una scossa al gruppo. Una scossa che dovrebbe essere mentale, prima che tecnico-tattica. E in questo senso c’è attenzione sulla figura di Igor Tudor che a Verona come subentrato ha fatto bene, così come nell’ultima stagione a Marsiglia. Che prediliga la difesa a tre non sarebbe un limite. E poi il croato da tecnico sa essere duttile. Fra quelli che nel casting di giugno sono stati sentiti c’è anche Christophe Galtier (che potrebbe andare al Marsiglia), cui De Laurentiis aveva preferito proprio Garcia. Vedremo. Intanto la speranza è che il Napoli si riprenda in fretta, con Rudi.”