Napoli, se il vero problema fosse la confusione di Garcia?

Napoli, se il vero problema fosse la confusione di Garcia?

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Il Napoli ha pareggiato per 0-0 in casa del Bologna una sfida valida per la quinta giornata di Serie A 2023/2024, offrendo qualche sprazzo di buon gioco che però non è bastato per garantire la vittoria. Quali sono i problemi della squadra azzurra? Perché dopo un’annata da record come quella passata la squadra sembra aver perso mordente e fiducia? Andiamo ad analizzare le criticità del Napoli di Rudi Garcia.

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I freddi numeri azzurri

Il Napoli di Rudi Garcia non va oltre lo 0-0 al Dall’Allara contro il Bolgona, al termine della sfida valida per la quinta giornata di Serie A. Il risultato è un solo, e striminzito, punto che non basta a tenere il passo delle prime in graduatoria. Il Napoli è infatti attualmente al settimo posto con 8 punti, a -2 dal quarto posto valido per la Champions occupato dalla Juventus, a -4 dal Milan secondo e a -5 dall’Inter capolista. Il Napoli schiacciasassi dello scorso campionato, insomma, sembra non esserci più, non soltanto nei risultati ma anche nel rendimento. Gli azzurri hanno infatti messo a segno fino a questo momento soltanto 8 reti, posizionandosi all’ottavo posto nella classifica del miglior attacco, a pari punti con Lecce e Frosinone e dopo squadre come Sassuolo e Atalanta. Sono invece 5 le reti subite, non tantissime certo, ma che offrono un impietoso confronto con la difesa dell’Inter capolista che ha invece incassato soltanto un goal.


Le tensioni tra Garcia e la squadra

I momenti di tensione nel Napoli sembrano aumentare a dismisura di settimana in settimana. Se nella sfida contro il Genoa pareggiata per 2-2, al momento della sua sostituzione al minuto 89 Khvicha Kvaratskhelia aveva platealmente chiesto spiegazioni a Garcia, nella sfida pareggiata per 0-0 contro il Bologna si è assistito ad un nuovo dramma in diretta tv. Victor Osimhen infatti ha avuto uno scatto di rabbia, anche lui al momento della sostituzione nei minuti finali, gesto che non è piaciuto per niente a Rudi Garcia. Sono in molti oggi a chiedersi se sia un caso che i due migliori calciatori della passata stagione abbiano mostrato dei segnali di disagio verso la gestione dello spogliatoio.

Garcia, troppa confusione nei cambi

Ad essere sul banco degli imputati, dopo sole 5 giornate di campionato, è dunque proprio il tecnico francese Rudi Garcia. In particolare sono i cambi scelti nel finale di partita dall’allenatore ad aver fatto storcere il muso ai tifosi azzurri. Perchè sostituire, si sono chiesti in tanti, Osimhen e Kvara (i due calciatori più decisivi) nel finale di una partita bloccata sullo 0-0? L’allenatore è apparso confuso e senza idee, incapace di prendere in mano la situazione e osare, inserendo magari un’altra punta al fianco di Victor Osimhen.


Le responsabilità di De Laurentiis

Se Garcia è al centro delle attenzioni anche Aurelio De Laurentiis non sembra passarsela meglio in termini di critiche al suo operato. Il patron azzurro infatti si è preso la responsabilità di costruire una squadra senza l’ausilio di due figure come Giuntoli e Spalletti, con l’intento di dimostrare che lo scudetto fosse una sua conquista personale. Probabilmente se i risultati degli azzurri non dovessero subire un notevole miglioramento, nel prossimo futuro sarà proprio Aurelio De Laurentiis a dover fare i conti con le feroci contestazioni dei tifosi. L’immunità guadagnata dal patron con la conquista del terzo scudetto, potrebbe finire presto di fronte ad una squadra che stenta a decollare e che sembra vittima soprattutto di se stessa oltre che della confusione del proprio allenatore.

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