Le pagelle di Pino Taormina (Il Mattino) – Cresce Anguissa, Kvara e Osimhen in versione “gamberi”

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Queste le valutazioni di alcuni degli azzurri ieri a Bologna

 

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Bologna-Napoli, la pagella: Osimhen e Kvara i peggiori, Anguissa in ripresa

Tutti con il cuore in gola in attesa di chissà che sciagure della coppia-baby Natan e Ostigard e invece le pagine degne del romanzo di Stephen King vengono scritte là dagli invincibili là davanti. Gioca solo il Napoli. Il 4-3-3 di Garcia deve sacrificare, per prima cosa, alcuni uomini a centrocampo: la linea difensiva è blindata, non c’è un solo momento in cui ci sono degli scricchiolii. Ma in attacco il Napoli va a rilento: un palo di Osimhen e il rigore sparato a lato del nigeriano sono però due occasioni che non possono essere sprecate all’interno di una partite dove da una parte c’era un catenaccio all’italiana degna di tutti tranne che di un brasiliano come Thiago Motta e, dall’altra, una squadra che gioca tanti pallone ma sembra aver smarrito inventiva e brillantezza. Sono tanti sette punti dal primo posto.

Sapendo che la coppia centrale è alla prime armi, si pianta là dietro e Karlsson non passa mai. Tant’è che da un certo punto costringe il bolognese ad andare dall’altra parte. Ha lettura delle azioni, tempismo, cattiveria. Lesto, di testa e gamba. Ed è tosto.

La densità nella terra di mezzo, con Freuler che chiude ogni varco, è pane per i suoi denti. In realtà, non è ancora in forma e il suo pomeriggio a volte è complicato: gli spunti sono pochini ma corre e combatte.

Si annoda spesso, troppo spesso: gara contorta. Conquista e gioca palloni ma ne perde pure. Resta sorpresa dal rimbalzo del pallone sul palo Porsh, poi c’è De Silvestri: la voglia c’è, va al tiro un bel po’ di volte. Sostituito pure stavolta.

Il rigore che sbaglia in maniera clamorosa lo rende l’eroe capovolto del pomeriggio. Lucumi resta di sasso sullo scatto con cui prende il palo (5′) ma è impressionante come sia capace di arrivare sempre prima di qualsiasi avversario. Esce imprecando. Pure lui.

Fonte: Il Mattino

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