(Grafico) Bologna-Napoli, le formazioni del Corriere dello Sport
Jens-Lys Michel Cajuste pensava proprio di non farcela e invece, sorpresa, nell’elenco dei convocati un posto per lui l’ha trovato lo staff medico, che in tre giorni l’ha rimesso in piedi: a Braga, e quasi senza accorgersene, lo svedese ha dovuto starsene in tribuna, per quegli impedimenti che adesso si definiscono «affaticamento». Un po’ di terapia, un po’ di riposo e Cajuste ha capito nella rifinitura di poter dare qualcosa, poco o tanto si vedrà, nel giochino del turnover che i cinque cambi consentono. A cominciarla, però, dovrebbero essere Anguissa, Lobotka e Zielinski, che assicurano continuità e imprevedibilità, nonostante le difficoltà di questo avvio di stagione contraddittorio. In attacco Garcia può scegliere come gli pare in una vigilia lunghissima: ha tre uomini per una maglia sulla fascia destra (in ordine di preferenza: Politano, Lindstrom e Raspadori); ha tre centravanti (Osimhen, Raspadori e Simeone); ha varie esterni di sinistra (Kvaratskhelia, Elmas, Zerbin o anche Lindstrom). L’idea più solida, quella pure più accreditata, spine Garcia a non intervenire e a tenersi stretto il proprio tridente delle meraviglie: dovesse servirgli altro, poi, c’è sempre una panchina lunga, anzi lunghissima, che può essere d’aiuto. Gli attaccanti-amici a questo servono.
Fonte e grafico CdS