Cercasi disperatamente Anguissa. Quello vero, quello che – parole sue – sotto la guida di Luciano Spalletti è diventato un giocatore più completo. Ne ha bisogno il Napoli e ne ha bisogno Rudi Garcia. Su La Gazzetta dello Sport si legge: “Frank Zambo Anguissa è l’uomo di Garcia, o almeno così dovrebbe essere: i due hanno lavorato insieme al Marsiglia e proprio in quella stagione in Francia il centrocampista camerunese spiccò il primo volo, mettendosi in evidenza a livello internazionale. Ora Napoli aspetta un segno di rinascita dal suo leader della mediana, fin qui anonimo figurante di una squadra in cerca di una nuova identità. […] Mercoledì sera Rudi e Frank sono usciti insieme dagli spogliatoi del Municipal di Braga. Hanno percorso tutto il corridoio che portava al garage dello stadio, dove ad attenderli c’era il pullman della squadra. Ovviamente parlavano, sottovoce, per non farsi intercettare dai cronisti in zona mista. Ma sembravano confrontarsi, forse proprio su ciò che non va […] Anguissa non sembra ancora pienamente calato nelle idee di Garcia, che spesso gli chiede di abbassarsi a fare il secondo play, cosa che in passato ha fatto spesso, ma in un sistema di gioco differenze e in una mediana a due. Col centrocampo a tre, è come se – abbassandosi – Anguissa perdesse quei riferimenti che con Spalletti lo avevano portato ad essere un fattore dominante. E Napoli ora aspetta di riavere quell’Anguissa: la copia sbiadita delle ultime settimane non fa bene né alla squadra né a Garcia.”