Sarrismo europeo, lo spartito non cambia. Avanti col 4-3-3 e tutti i principi del sarrismo. Che al tecnico toscano hanno consentito di trionfare pure nelle coppe continentali (alla guida del Chelsea ha vinto l’Europa League nel 2019). «Noi siamo più strategici che tattici. Andiamo sulla filosofia e non sulla singola partita, l’idea è far funzionare al meglio le nostre cose. Abbiamo lavorato due anni per questo traguardo, saremo pronti». Dopo essere uscito con le ossa rotte dal confronto con un altro maestro del risultatismo come Allegri, il Comandante è ora chiamato a riscattarsi contro il profeta del pragmatismo. Fedele ai suoi principi di gioco, Sarri cambierà poco rispetto alla Lazio vista sabato allo Stadium. Ci potrebbe essere un solo avvicendamento, quello in difesa tra Casale (che esce) e Patric (che entra). A centrocampo invece dovrebbe essere ancora Kamada (tre gol per lui nelle ultime tre gare dei gironi di Champions giocate con l’Eintracht) a vincere il ballottaggio con Guendouzi. Mentre in attacco la fiducia in Immobile resta granitica. «È il destino dei grandi attaccanti, quelli da 30 gol a stagione, essere messi in discussione appena vivono un piccolo periodo di appannamento. Ciro ripartirà, ma dovremo essere bravi anche noi a metterlo nelle condizioni di farlo».
Fonte: Gazzetta dello Sport.
Foto: Corriere dello Sport.