CdS Campania – “TEMPI RUDI”. Garcia e squadra a confronto
È proprio vero che niente è impossibile, persino lasciare che la gioia, la gloria e l’orgoglio per uno scudetto atteso da 33 anni svanisca non nei mesi o nei 135 giorni che separano la notte di Udine da quella di Genova, ma in 360’. E il sospetto che quattro partite siano state sufficienti per soffocare il sentimento e sgretolare quel capolavoro che appartiene a chiunque – Spalletti e Giuntoli inclusi, ci mancherebbe – resta a galleggiare nell’aria. Ma il Napoli di Garcia non c’è ancora, non è più quello dell’anno scorso, non è neppure altro, è un soggetto indefinito, è una squadra scomposta, improvvisamente depotenziata nella sua straordinaria autorevolezza offensiva e poi pure fragile nella propria organizzazione difensiva. Il Napoli è un po’ figlio della propria estate, che De Laurentiis ha incentrato intorno a sé, al proprio intuito, a quelle visioni che in passato hanno indicato una rotta nuova, anche rivoluzionaria, ma in presenza di scelte illuminanti e diverse. Mentre ora, dal buio cupo di Marassi, dopo aver evitato un’altra sconfitta con quel talento sublimato dallo scudetto, s’insegue un filo di luce tra i tanti “perché” a cui Garcia vorrebbe offrire una risposta. Fonte: CdS