A.Giordano (CdS): “Mi auguro che Garcia sappia cosa vuole da questo Napoli”
Antonio Giordano, giornalista del “Corriere dello Sport”, è intervenuto nel corso di Forza Napoli Sempre, condotta da Gianluca Gifuni, in onda su Radio Marte:
“Garcia, secondo me, domani dovrà ripartire da se stesso. Sarebbe troppo semplice rispondere che dovrebbe ripartire dal primo tempo con la Lazio. Quindi mi auguro che l’allenatore sappia cosa vuole da questo Napoli, cosa gli deve dare e come, avere quelle risposte che finora un po’ ha avuto e un po’ no. Trasmettere certezze dal punto di vista tecnico ma anche ambientale. Non so cosa aspettarmi in difesa perché ancora non conosciamo il metodo Garcia. Questa è stata la prima sosta. Con Spalletti i calciatori tornavano dagli impegni con le nazionali e potevano subito giocare. Vedremo, dunque, domani sera. Però per le valutazioni anche elementari mi inducono a pensare che giochi Mario Rui al posto di Olivera. Secondo me non si può dire se la difesa di Garcia è più alta o più bassa perché la media la fanno gli episodi e non le statistiche che si dovrebbero considerare. Il problema però è che in certe occasioni bisogna capire quanto sia protetta la difesa perché la sensazione che offre è di dare troppe palle scoperte e giocabili agli avversari; quindi, di entrare nelle cosiddette imbucate e anche di avere una certa agevole possibilità di passeggiare in mezzo alle linee come è successo a Luis Alberto. Se io fossi l’allenatore degli azzurri domani sera a destra schiererei Elmas perché andando a leggere le statistiche di questo ragazzo ti accorgi che nello scudetto c’è molto di suo. C’è molto di Elmas che è stato bravo giocando a destra o a sinistra da esterno, giocando da mezz’ala, da incursore, da mediano o persino da esterno basso. Gli unici ruoli non coperti da Elams sono stati il centrale e il portiere, poi li ha fatti praticamente tutti. E quindi perché non fargli fare quello che sa fare. Poi capisco che dobbiamo vedere anche Lindstrom che però ha fatto solo 4 giorni di Napoli e non so quanto abbia potuto capire. Le statistiche non le interpreto come ha fatto il nostro ascoltatore in merito a Lobotka che l’anno scorso avrebbe toccato più palloni rispetto ad oggi. Le partite vanno osservate, analizzate, scandagliate e radiografate perché altrimenti anche se mi mettessi io nel centrocampo del Napoli prenderei diversi palloni ma questo non significa che io sia un bravo giocatore di serie A. Secondo me il Best Award della Fifa non lo vincerà nessuno dei napoletani candidati ma questo dimostra la capacità del Napoli dell’anno scorso di incidere sulla stagione. Per me il Napoli vinse lo scudetto a fine gennaio, inizio febbraio, dopo la vittoria con la Roma quando mise 12 punti tra sé e gli altri”