Non è facile migliorare il Napoli ma Garcia non esageri con le sue idee

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Mi si nota di più se cambio tutto oppure se mi limito a pochi ritocchi? Chissà se Rudi Garcia si è posto il problema da quando ha sostituito Luciano Spalletti sulla panchina del Napoli. Non è facile migliorare o quanto meno non peggiorare la squadra campione d’Italia. Qualcosa di sicuro va modificato, anche perché c’è chi ha già saputo prendere le contromisure a Osimhen e compagni. Spalletti non c’è più, preso da altri pensieri azzurri, e Garcia sa che non può ripresentare una proposta di gioco tale e quale rispetto alla precedente. Il nuovo allenatore chiede più verticalizzazioni, mette in preventivo un possesso palla meno insistito, ora prova a convertire anche Lobotka in una nuova versione. Lo slovacco è stato uno degli elementi cardine dell’organizzazione messa su da Spalletti. Giusto fare i tentativi, ma attenzione a non esagerare: si rischia alla lunga di snaturare e mandare fuori giri il giocattolo Napoli. Sì, c’è bisogno di altre soluzioni per resistere ad alto livello, però servono altrettanti punti fermi, come appunto Lobotka. A chi glielo ha accennato, Garcia ha replicato «Io non conosco il passato». La risposta è coraggiosa, ma in una squadra che ha lo scudetto sul petto potrebbe rivelarsi un boomerang. Il passato c’è, basta farne lezione.

 

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Autore: A.Masala

 

Fonte: Gazzetta dello Sport.

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