Gianni Visnadi, giornalista, ha parlato ai microfoni di Radio Crc, alla trasmissione Si Gonfia La Rete.
“Il Napoli? Alla base di tutto potrebbero esserci delle sottovalutazioni. La cosa più importante per il Napoli quest’anno secondo me è stata la conferma di Osimhen. Il Milan e il Napoli hanno confermato Leao e Osimhen e così hanno fatto i migliori acquisti che potessero fare. Il Napoli ha commesso lo stesso errore del Milan, non ha rinforzato la squadra. Se Natan non gioca, Garcia non lo ritiene ancora all’altezza. Kim era stato ritenuto subito all’altezza. Il Napoli sta giocando con Juan Jesus titolare che a Roma e a Milano faceva la riserva, come può fare il titolare nella squadra campione d’Italia? Già dopo la partita di Frosinone ho scritto che il rischio più grande è che Garcia volesse mettere la firma sulla ricetta, per questo sta provando a cambiare il Napoli. Però provare a cambiare qualcosa che funzionava così bene mi sembra un rischio. Ci sono meccanismi che vanno ricodificati e ritrovati. Di sicuro rispetto alla partenza dell’anno scorso stanno mancando le sgasate di Kvaratskhelia. Quest’anno è partito handicappato da problemi fisici. Dire che non segna da 6 mesi mi sembra un po’ un accanirsi. È vero che l’anno scorso era sconosciuto anche ai difensori e agli allenatori avversari, adesso gli hanno preso tutti le misure ed è più complicato per lui perché tende a fare sempre la stessa giocata che è il suo forte, ma i difensori sono abbastanza furbi e lo possono contenere. L’anno scorso il Napoli ha dominato il campionato meritatamente. Togli Kim, togli Spalletti e non voglio parlare della dirigenza. Giuntoli aveva un ruolo quasi di campo, lì sì che mancherebbe. La partita contro la Lazio si può anche perdere. Spalletti ha consacrato il suo lavoro. La Nazionale è l’approdo ideale anche se maturata in questo modo un po’ tortuoso e casuale. È chiaro che Garcia voglia mettere le mani su questo motore, ma questo motore con le mani del meccanico di prima avrebbe continuato a funzionare, se lo tocchi qualche contraccolpo potrebbe avercelo. Spalletti godrà quanto mai nessuno negli ultimi 40 anni del favore dei tifosi in Nazionale. È un ct più vicino a tutti, anche se arriva da Napoli e ha lo scudetto tatuato sul braccio. Il modo in cui Mancini se n’è andato, porta molta simpatia intorno a Luciano Spalletti e tanta antipatia intorno al lavoro di Mancini e agli Arabi. Spero che l’Arabia Saudita perda e faccia male”.