“Il Napoli dovrà essere camaleontico, l’Arabia Saudita costituisce un pericolo serio”
Durante il programma radiofonico “1 Football Club”, condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Fabio Viviani, allenatore ed ex calciatore, tra le altre, di Milan e Vicenza. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Cosa si aspetta dal nuovo corso azzurro targato Luciano Spalletti? “Un entusiasmo diverso. Venire da una doppia mancata qualificazione non aveva portato molta gioia… L’arrivo di un nuovo tecnico provocherà una reazione positiva. La Nazionale ha necessità di vincere, e potrà affidarsi alle nuove idee del mister ed al suo entusiasmo”
Crede che l’Arabia Saudita possa essere davvero il futuro del calcio? “Ci sono delle differenze importanti con la Cina. In primis è molto più vicina all’Europa, e quindi è più facile vendere il prodotto. Gli stadi, rispetto alla Cina, sono sempre pieni. È un aspetto fondamentale per le scelte del giocatore. Nel mondo arabo c’è più passione per il calcio. Infine, è la disponibilità economica il fattore più importante. Una nazione che ha deciso di entrare con decisione nel calcio, usandolo come veicolo per favorire l’espansione del Paese. Sarà un partner mondiale di cui tutti dovranno tener conto. Non escludo che possa persistere un problema per il mercato europeo”
Si aspettava un rifiuto, da parte di Zielinski, proprio dell’offerta araba? “Piotr non è, e non sarà, mai un calciatore che vuol fare apparire. Questo, a mio parere, è un valore aggiunto. Al giorno d’oggi, in cui conta molto l’esteriorità e l’apparenza, è una peculiarità importante. Il polacco ha dimostrato appartenenza e, nonostante le critiche ricevute negli anni, ha saputo dimostrare concentrazione soltanto sul campo”
Zielinski rischierebbe di trovare poco spazio in un modulo, il 4-2-3-1, che Garcia potrebbe prediligere nell’immediato futuro? “Non possiamo saperlo, anche in un 4-2-3-1 potrebbe trovare spazio. Cambiare modulo, anche a gara in corso, è una qualità che una squadra moderna deve poter vantare. Naturalmente, in una variazione tattica va bilanciato quali calciatori possano rendere al meglio e quali, invece, possono perdere incisività”
Garcia ha affermato, in conferenza, che il pallone dovrà passare non solo da Lobotka, ma anche dalle ali, dai terzini e dagli altri azzurri. “Avere la possibilità, all’interno di una partita, di preparare scenari diversi è fondamentale. Avere più opzioni da adeguare all’avversario è importantissimo per le squadre moderne. A tal motivo, il Napoli deve poter continuare a condurre gioco indipendentemente dal coinvolgimento dello slovacco”
Imprevedibilità che rischia di essere arma a doppio taglio? “Ci vorrà tempo per trovare i giusti equilibri dopo il cambio in panchina di questa estate. CI saranno momenti della gara in cui gli azzurri tenderanno a seguire i meccanismi del passato, ed altri in cui si adeguano ai dettami del tecnico francese. Sarà una stagione diversa, forse più complicata. Ma il Napoli deve sempre puntare alle prime posizioni”
Fonte: 1 Station Radio.