A Radio Crc, nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete”, è intervenuto Fabio Cannavaro: “Nella lista dei 30 candidati al pallone d’Oro un solo italiano? Questa crisi parte da lontano perché è dal 2006 che non superiamo la prima fase del girone del Mondiale e quindi è da troppo tempo che si fatica. Sì, abbiamo vinto un Europeo, delle Champions, ma si fa fatica ed è un peccato perché si sta perdendo la nostra forza a livello internazionale. La quantità dei giocatori italiani è poca: prima Lippi contava sul 70% di italiani e 30% di stranieri, per Spalletti invece sarà il contrario. Mi piace molto Spalletti, ho grande stima per lui e certamente avrà un ruolo nuovo e dovrà abituarsi, ma sono certo che farà bene, mi piace molto. La sua motivazione è altissima e questa voglia la trasmetterà al gruppo. Ciò che è mancato all’Italia è stata proprio la fame, ma con lui credo possa ritornare. Dovrà dare motivazioni al gruppo e alla Federazione. In Arabia Saudita il livello è alto, il calcio ormai è globale e per questo dobbiamo capire che se ci fermiamo, loro ci superano. All’estero si cresce prima, si apre la mente per cui è giusto andare fuori e fare esperienze. Anche a livello di strutture, all’estero ci sono cose importanti per cui i giovani devono fare esperienza fuori e confrontarsi col mondo esterno. Garcia è un allenatore intelligente, allenare il Napoli non è facile perché è arrivato dopo uno scudetto, ma quando ci sono difficoltà queste vanno affrontate e superate insieme. Kim è un elemento importante, ma la squadra è forte e quando si vince bisogna riconfermarsi e trovare gli stimoli in se stessi. Vincere uno scudetto può essere occasionale, per questo riconfermarsi è importante. Non Inter e Milan davanti al Napoli dopo sole 3 partite, non dobbiamo commettere questo errore, la stagione è lunga. De Laurentiis è stato bravo a trattenere Osimhen che è un leader e un giocatore fondamentale”.