Ha voluto il Napoli. A ogni costo. E per il Napoli e una città che ama alla follia ha rifiutato la Lazio e i milioni dell’Al-Ahli. Tanti, tantissimi: 12 a stagione per tre anni. Niente da fare: Piotr ha scelto di restare e ha affrontato un bel po’ di tappe complicate insieme con il club, nel nome di un contratto in scadenza nel 2024 e della prospettiva di acquisire lo status di parametro zero a gennaio. Condizione inaccettabile per la visione societaria – giustamente – che tra l’altro gli è anche costata qualche giorno fuori rosa. Fino all’accordo con Adl: un triennale importante seppur a cifre inferiori rispetto all’ultimo stipendio garantito di 4,8 milioni; un triennale con clausola rescissoria da una trentina di milioni che ha soddisfatto tutti. Fino all’ultimo muro: manca l’accordo con il suo manager, Bart Bolek, sulle commissioni. Un dettaglio fondamentale che ha ritardato la definizione dell’accordo: e Piotr, come i colleghi Osi e Kvara, è partito per la Polonia, per la nazionale, senza l’annuncio del rinnovo. Fonte CDS