De Canio: “Non sono preoccupato, mi ha solo colpito la mancanza di reazione dopo l’1-2”

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Gigi De Canio, allenatore ed ex Napoli, è intervenuto in Marte Sport Live, su Radio Marte, condotta da Dario Sarnataro:

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L’aspetto che ha colpito tutti noi e la mancata reazione dopo l’1-2. Una squadra di rango come il Napoli deve avere la giusta cattiveria agonistica che a volte sostituisce elementi tecnici-tattici che ti fanno vincere le gare, nè le puoi vincere ogni volta con 2-3 gol di scarto. Ogni tanto si può vincere “sporco”, con un risultato determinato proprio dal tuo atteggiamento voglioso nel voler raggiungere la vittoria. Io non credo che Garcia abbia fatto molti cambiamenti rispetto a Spalletti, più che altro non posso pensare che dopo tre giornate ci sia un mutamento del genere e comunque non ce ne accorgeremmo così presto. Sarebbe peraltro autolesionistico per un allenatore modificare una macchina perfetta come quella del Napoli. Tante volte sono subentrato e non potendo cominciare un percorso daccapo mi sono innestato sul lavoro precedente, rispettando e provando a valorizzare quanto fatto prima. Certamente lo farà anche Garcia. Preoccupato? No, non si può essere preoccupati dopo sole 3 gare, bisogna entrare tutti nell’ordine di idee che l’anno scorso è stato irripetibile, è cambiato l’allenatore, una stagione fa inoltre tutto andava liscio e le avversarie hanno fatto vari passi falsi. Le situazioni sono differenti, per me a dare le risposte devono essere innanzitutto i calciatori che devono sempre avere voglia di dimostrare di essere i primi della classe. Per quanto un allenatore modifichi qualcosa sono loro che devono trovare le risposte nei momenti di difficoltà. Se poi perdi con una squadra forte come la Lazio vuol dire che forse i ragazzi non sono ancora pronti per sopportare questo ruolo di protagonisti. La sosta? Sarebbe stata utile se Garcia avesse avuto la possibilità di lavorare con tutti i suoi calciatori per migliorare alcune cose, e invece ci sono 15 nazionali che vanno via. Magari questi ragazzi andando in Nazionale trovano uno spirito diverso e tornano più carichi di prima, facendo tesoro di questa gara sbagliata”

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