Cosa non va – Analisi 4 – Il mercato: nostalgia Kim e l’apprendista di nome Natan
Non è «colpa» di Juan Jesus, poverino, catapultato in spazi che improvvisamente sono diventati troppo grandi per lui e per gli altri: e poi individuare un solo «responsabile» delle difficoltà iniziali difensive sarebbe esercizio superficiale. Dopo tre giornate, gli indizi non sono prove, semmai suggerimenti che il campo invia ad alta voce: alcuni possono essere raccolti, altri no, essendo chiuso il mercato, che ha portato Kim al Bayern Monaco (il 18 luglio ufficialmente, da tre mesi ufficiosamente) e Natan in panchina ad imparare, un po’ alla volta. È stata una scelta non investire massicciamente su un centrale e fidarsi dall’intuito di Micheli e il tempo fornirà «sentenze» premature al 270 ° minuto di campionato. Però le percezioni delle difficoltà si avvertono (soprattutto) sul centro sinistra, una tendenza a proteggere con leggerezza la linea dei quattro, un disagio a leggere, come è capitato con la Lazio e con il talento di Luis Alberto e di Felipe Anderson, le possibili evoluzioni della partita. Le statistiche hanno un senso e anche no, ma a campo aperto il Napoli ha vacillato oltre i gol (validi o annullati). Fonte: CdS