Cosa non va – Analisi 1 – Difesa alta: linea kamikaze e copertura fantasma
Sembrano immagini che si sovrappongono mentre quelli sono errori (diversi eppure sostanzialmente eguali) che si sommano e che il Var cancella, lasciando che la sconfitta non assuma i contorni di una mattanza. Però le sensazioni di paura restano, perché il Napoli «sente» di avere il vuoto alle proprie spalle, se ne accorge sul primo gol annullato a Zaccagni, che nasce praticamente sulla linea di metà campo, con una difesa così alta che di più proprio non si può; e poi nella rasoiata di Guendouzi, stavolta con retroguardia schierata e immobile e però comunque incapace di leggere i movimenti altrui. Ma le prodezze buone della Lazio hanno matrici che si somigliano a quelle «cancellate» dalla tecnologia ed espongono il Napoli ad analizzare le proprie disfunzioni, quelle che sullo 0-1 originano l’apertura di Cataldi (senza pressione) per Felipe Anderson (senza opposizione); o lo stato di «abbandono» di Zielinski, che certo ci mette parecchio del suo perdendo palla sul pressing di Felipe Anderson, ma che sta senza gli ap poggi e neppure le coperture. Quindi da solo. Fonte: CdS