Carlo Ancelotti ha perso Courtois e Militao per mesi e Vinicius per settimane, ma in Jude Bellingham ha trovato un tesoro non inatteso ma sicuramente superiore alle aspettative. Gli inglesi all’estero in passato hanno tradizionalmente faticato, al Madrid Woodgate e Owen sono stati un fallimento, Beckham ci ha messo un po’ a trovare la sua strada. Il ventenne Bellingham, centrocampista che Ancelotti ha convertito in goleador letale, è a 5 reti in 4 giornate. Nell’ultima Bundesliga col Borussia Dortmund ne ha fatte 8. Qui è partito con una rete a Bilbao, due ad Almeria, una a Vigo. E ieri al 95’ ha deciso una partita che il Madrid ha dominato ma che non riusciva a vincere, segnando il 2-1 al Getafe. Era dai tempi di Cristiano Ronaldo che un nuovo acquisto del Madrid non partiva andando a segno nelle prime 4 apparizioni in Liga. Finora l’inglese coi suoi gol ha portato 6 dei 12 punti del Madrid, unica squadra a punteggio pieno della Liga.
Impara facilmente «Per me Bellingham può arrivare senza problemi a 15 reti – ha detto ieri Ancelotti –. Per me la sua qualità migliore è il movimento senza palla, rompe le linee di attacco e di difesa, è sempre in movimento e per questo segna tanto. È un ragazzo che apprende molto rapidamente, non c’è bisogno di ripetergli le cose tante volte. Gli abbiamo fatto vedere dei video di azioni sue che faceva quando era al Borussia Dortmund che ci piacevano, e ha capito subito. Mi piace perché dribbla sempre avanzando verso la porta avversaria, mai all’indietro. Aveva una gran voglia di giocare qui al Bernabeu ma l’ho visto tranquillo e concentrato».
Il tetto Ecco, il Bernabeu. Dopo 89 giorni lo stadio del Madrid ha riaperto al pubblico con una grande novità: il tetto retrattile. Che ieri era chiuso, per una prova, non per il clima. «Atmosfera spettacolare – ha commentato Carlo – c’è qualcosa di nuovo, un ambiente più chiuso. Oggi ci ha aiutato tanto e sarà lo stesso in futuro, nel corso della stagione, ne sono certo». Lo stadio è bellissimo e la copertura effettivamente genera un effetto di rimbombo che fa aumentare il rumore del pubblico. Che ieri è stato gelato dall’errore di Fran Garcia (cambiato all’intervallo) che ha portato al vantaggio dell’ex madridista (e romanista) Borja Mayoral. Il Madrid ha pareggiato in apertura di ripresa grazie a Joselu, schierato al posto di Vinicius. Una rete contestata ma approvata dal Var. Per il Madrid controllo assoluto del gioco, un solo rischio, parata di Kepa su Aleñá, 3 pali, Kroos e Carvajal sul pari, Rodrygo dopo il vantaggio di Bellingham, e 5 parate miracolose di David Soria su Joselu (2), Modric (2) e Kroos col portiere ex canterano del Madrid che si è preso l’Mvp del match nonostante sia stato un suo errore, mancata trattenuta su un sinistro di Lucas Vazquez, a propiziare la rete del falco Bellingham.
Come Zizou Una vittoria che il Madrid ha ampiamente meritato, contro un avversario tosto e iper difensivo che nell’esordio di Liga ha fermato il Barça sullo 0-0. Una vittoria che porta a 172 i successi di Ancelotti come allenatore del Madrid, come Zidane ma Carlo ha una percentuale migliore di Zizou, 72% a 65%. Davanti resta solo l’inarrivabile Miguel Muñoz, a 357. “Spero di arrivare presto a 200” ha detto il pragmatico emiliano: con un Bellingham così non ci vorrà molto. Fonte: Gazzetta