A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Malu Mpasinkatu, dirigente sportivo ed esperto di calcio francese
“La Coppa d’Africa si giocherà in Costa D’Avorio tra gennaio e febbraio, probabilmente mancheranno sia Anguissa che Osimhen. C’è questa situazione a cui si è abituati anche perché le rose delle squadre sono fatte anche per sopperire agli impegni nazionali. Si gioca a gennaio e febbraio perché nel continente africano i campionato cominciano a fine febbraio e quindi si rispetta il calendario africano e non quello europeo.
La situazione per il momento non si è risolta, quando si è tentato di risolverla gli stessi giocatori si sono lamentati. È un discorso con cui bisogna sperare di convivere. Mi auguro che un domani ci sia un’armonizzazione. In Francia ci sono squadre che avranno il 50% dei calciatori in Coppa d’Africa, però non si può chiedere ai calciatori di scegliere tra club e Nazionale. A livello di storia resti impresso negli occhi della gente per quello che fai in Nazionale e non nel club.
Il mercato del Napoli? Il giudizio è buon perché il Napoli è una squadra forte e migliorarla non è facile. Buono andare a prendere profili sia per il presente che per il futuro. Sono profili interessanti con ampi margini di miglioramento e penso che daranno il proprio apporto ai colori azzurri.
Cajuste? È un giocatore che ha forza fisica e tecnica. Il Napoli è stato bravissimo a sbaragliare la concorrenza prima che i prezzi diventassero elevati. Ha bisogno solo di adattamento. È stato un gran bell’acquisto. È una buona alternativa per Anguissa, ma in generale è un tuttocampista, può giocare in tutte le zone del centrocampo. È un centrocampista moderno che sa fare le due fasi e in Italia può migliorarsi.
Garcia? Lo ha detto appena si è presentato che non bisognasse stravolgere nulla. Doveva intervenire prima sulla testa e lo ha fatto, si è visto in campo. Il Napoli è consapevole dei propri mezzi. Questo modo di giocare ce l’ha sempre avuto, anche al Lille. Lo conosco molto bene, conosco i suoi dettagli tattici e tecnici e conosco il preparatore atletico Paolo Rongoni, infatti posso dirvi che il Napoli è come un Diesel. I giri del motore salgono durante la partita. Rongoni sa il fatto suo”.