Champions: Napoli teme Ancelotti e Sarri rischia tutte le big

Azzurri in prima fascia: Real, United, Arsenal e Atletico gli spauracchi

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Mettiamola così, giusto per far scendere la lacrimuccia ai più nostalgici: questo sorteggio di Champions sarà come l’ultima puntata di Lost, l’epilogo del Signore degli Anelli oppure Rambo III con la speranza di rivedere – ed è successo davvero, quindi mai darsi per vinti – Sylvester Stallone sul grande schermo vent’anni dopo. Sì perché la coppa più bella dall’anno prossimo non sarà più come l’abbiamo conosciuta fin qui: stop agli 8 gironi (ci sarà una classifica unica), stop alle tradizionali sei partite prima degli ottavi (diventeranno otto) e, aggiungiamo, basta calcoli e calcoletti degli ultimi 90’, perché le migliori 8 accederanno alla fase a eliminazione diretta e altre 16 giocheranno degli spareggi. Questo è il futuro, dicono in Uefa: somiglia a una Superlega, in cui però ci si qualifica almeno secondo principi meritocratici.

 

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Diretta tv . Il presente, invece, è ancora all’insegna della tradizione. E allora vale la pena di goderselo, dalle ore 18 a Montecarlo in diretta sul sito www.corrieredellosport.it e in tv sul canale 200 di Sky, su Mediaset Infinity, Now, Prime Video e anche in chiaro sul 20. Le regole sono quelle di sempre: le squadre della stessa nazione non possono incontrarsi e finiscono in due blocchi separati (nel caso dell’Italia due nei gironi A, B, C o D e le altre due nei gruppi E, F, G o H) così da non accavallare le dirette t elevisive, si parte il 19-20 settembre e la finale è prevista il 1 giugno a Wembley.

SARRI E PIOLI. Tutto il resto è un complesso e divertente incrocio di possibilità. Partiamo da Lazio e Milan, le italiane nella terza fascia che scotta. Biancocelesti e rossoneri rischiano di finire in un girone di ferro incontrando due big nelle prime due fasce (City e Real, Barcellona e United, Bayern e Arsenal, Psg e Atletico, giusto per fare alcuni esempi) e andando pure a pescare una squadra fastidiosa nella quarta urna, come l’Union Berlino che ha stupito in Bundes, il Lens vicecampione di Francia, i giocolieri della Real Sociedad, il Galatasaray di Icardi e Mertens o il Newcastle degli arabi e di Tonali, tutte da evitare. Parleremmo certamente di buona sorte se Sarri e Pioli incrociassero il proprio destino, ad esempio, con Benfica e Feyenoord, le due formazioni del “pot 1” che in molti vorrebbero, accettando volentieri pure il Siviglia che si trova nel salotto buono solamente grazie al successo in Europa League della passata stagione (avendo chiuso l’ultima Liga al 12° posto).

GARCIA E INZAGHI. Grazie allo scudetto, il Napoli di Garcia è in compagnia dei colossi… E almeno inizialmente li eviterà. Occhio però alla seconda fascia: sarebbe suggestivo, ma certamente fa paura, il ritorno di Ancelotti al Maradona con il Real. Lipsia e Porto rappresentano, su carta, le pescate ideali del “pot 2”, dove si trova anche l’Inter di Inzaghi vicecampione d’Europa. Grazie al passo in avanti rispetto al sorteggio del ‘22-23, i nerazzurri non potranno ritrovare contemporaneamente Bayern e Barça ma solo una delle due, così come eviterebbero di confrontarsi con l’Atletico dell’ex Simeone, lo stesso Real, lo United, il Dortmund, l’Arsenal di Arteta o il Porto eliminato nella passata stagione agli ottavi: queste sono tutte nella stessa fascia di Lautaro e compagni, che a questo punto avrebbero nel loro girone (oltre all’inevitabile testa di serie) una tra Salisburgo, Shakhtar, Stella Rossa, Psv , Braga e Copenaghen per la terza fascia. Squadre giovani e ricche di talento, ma certamente alla portata. La suggestione? La rivincita di Istanbul col City di Guardiola. Fonte: CdS

 

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