Cavasin: “Questo Napoli non è così differente da quello di Spalletti”

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Alberto Cavasin, allenatore ed opinionista, è intervenuto nel corso di Forza Napoli Sempre, in onda su Radio Marte: Lozano ha fatto bene a Napoli ed ha contribuito alla crescita e ai successi. Lindstrom è un calciatore di prospettiva ed il Napoli, prendendolo, si è sicuramente rinforzato. Io credo che il Napoli sia nelle migliori condizioni per affrontare la Champions che il campionato. La rosa del Napoli è una rosa dove si lavora molto di bisturi perché ci sono giocatori di prospettiva. In modo da far crescere la squadra senza problemi a livello di gruppo, quindi con titolari sicuri e riserve che possono trovare il loro spazio ed essere soddisfatte. Per dove vuole arrivare questo Napoli bisogna che le cose siano e diventino quasi perfette. Quindi c’è un monitoraggio della dirigenza e del gruppo tecnico che lavora sulla costruzione della squadra dove tutto è ben fatto. Io penso che la rosa sia a posto; poi se ci sono dei dettagli da capire in profondità, questo può farlo solo la società. Vedendo questa squadra da fuori posso dire che siamo al top. Questo Napoli non è così differente da quello di Spalletti. Se qualche cambiamento c’è stato non è stato eclatante. Ora con la Lazio vedremo che partita sarà, se, come l’anno scorso, la squadra di Sarri si chiuderà giocando di rimessa e contropiede. Io credo che il Napoli sarà aggressivo ma non sarà facile far gol alla Lazio. Vedremo se la proposta di Garcia, qualche passaggio in meno e più conclusioni, si concretizzerà. Anche se il Napoli il fraseggio ce l’ha nel DNA e non è una brutta cosa. Anche se già l’anno scorso il Napoli quando poteva, tre passaggi ed era in porta. O quando faceva l’uno contro uno in contropiede. Quindi mi aspetto un Napoli concreto e che vinca la partita. Senza grandi cambiamenti perché l’anima è quella. La vittoria della Lazio, lo scorso anno, non è certo arrivata per invenzioni particolari di Sarri e dei suoi. Secondo me fu una combinazione di tante cose fortunate della Lazio. Lobotka meno centrale nel progetto tattico? Evidentemente Garcia quest’anno chiede qualcosa di diverso a Lobotka. Il calciatore azzurro potrebbe essere meno nel vivo del gioco perché il mister gli chiede una maggiore velocità sulla verticalizzazione. Meno costruzione, che è la specialità di Lobotka”.

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