Sempre in prima fila nell’elenco di Giuntoli, Lindstrom fa panchina e prepara le valige destinazione Napoli

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Fatta, già fatta: anche se, come Gabri Veiga insegna, conviene andarci cauti, sistemarsi alla sala arrivi di Fiumicino o in quella d’attesa di Villa Stuart, e poi lasciare che la fumata azzurra arrivi sino a Castel Volturno. Ma Jesper Grænge Lindstrøm (23) stavolta è più vicino al Napoli di ieri, forse assai meno di oggi, e gli indizi sembrano prove «schiaccianti»: quando Mainz-Eintrach Francoforte comincia, il danesino sta in panchina, dove resta sino alla fine d’una partita rocambolesca, pareggiata nel recupero, evitando di ricorrere a un calciatore che ha già prenotato il viaggio verso l’Italia. Jesper Grænge Lindstrom è stato sempre in prima fila nell’elenco della spesa del Napoli – lui con Koopmeiners (inavvicinabile) e con Gabri Veiga (evaporato così, sorprendentemente) – e ci è entrato a marzo scorso, quando nel doppio ottavo con l’Eintracht incantò Cristiano Giuntoli. Ma il mercato ha i suoi tempi e anche le proprie variabili, il Napoli ha dovuto cambiare le proprie strategie dopo aver saputo dall’Atalanta che nessuna offerta, neanche da 45 milioni, avrebbe spostato Koopmeiners e, soprattutto, nel momento in cui è stato informato del dietro-front del management di Gabri Veiga: la conferma di Zielinski è stato un balsamo sul centrocampo e De Laurentiis e Meluso, il diesse, hanno preferito spostarsi di nuovo su Lindstrøm, riavvicinato il 17 agosto, pressato e convinto il 25, quando l’Eintracht ha ricevuto la prima proposta. In Germania si sono spinti oltre («sta partendo»), a Napoli usano la prudenza («stiamo trattando») e comunque la trattativa è iniziata, sta continuando, ha bisogno degli immancabili dettagli.   Fonte CdS

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