A MENTE FREDDA (RUBRICA)- Tutte le curiosità su Napoli-Sassuolo
Approfondimento su Napoli-Sassuolo
Il Napoli tornerà in campo nel prossimo turno ancora al “Maradona” sabato 2 settembre alle 20:45 per sfidare la Lazio dell’ex tecnico Sarri.
Si è giocata ieri sera alle ore 20:45 presso lo stadio “Diego Armando Maradona” di Napoli la sfida tra i partenopei campioni d’Italia e il Sassuolo di coach Dionisi. La gara segnava il debutto di fronte al pubblico amico dei ragazzi di Rudi Garcia, autori di una convincente vittoria di rimonta nella prima giornata sul campo del Frosinone (CLICCA QUI PER A MENTE FREDDA). Discorso diverso per i neroverdi emiliani che invece erano stati battuti in casa da una famelica Atalanta. Alla fine il Napoli si è imposto per 2-0, convincendo soprattutto nei primi e negli ultimi venti minuti.
Ecco, di seguito, i principali spunti del match:
- La ruota: è un periodo non troppo fortunato per Jack Raspadori, perché il ragazzo sta sentendo coi fatti la fiducia del suo tecnico (che lo ha schierato titolare per la seconda gara consecutiva). Ma la dea bendata non gli sta girando troppo intorno in questo periodo. Un gol annullato contro il Frosinone, un palo ieri sera al primo minuto e un rigore calciato alto non devono scoraggiare. Il ragazzo è forte e i suoi gol arriveranno presto.
- Il calo centrale: proviamo ad analizzare le poche cose che hanno funzionato meno bene in casa Napoli. Ieri la squadra è partita fortissimo e avrebbe potuto archiviare il match in venti minuti, tuttavia il risultato è rimasto in bilico per quasi settanta minuti. Nello specifico il finale di primo tempo ha visto la squadra abbassarsi e lasciare spazio e campo al Sassuolo. Chiedere a Garcia se sia qualcosa di voluto o dovuto alla mancanza di condizione fisica lascia il tempo che trova perché sarà il campo in futuro a dare le vere risposte…
- La grande differenza: in questi anni ci siamo divertiti a fare paragoni in casa Napoli tra Osimhen, Cavani e Higuain. Ecco ad esempio ieri si è notata ancora di più la “fame di gol” del nigeriano, che in questo aspetto assomiglia tantissimo soprattutto all’uruguaiano. C’è tuttavia una grandissima differenza tra i due, Osimhen nonostante sia sempre e comunque a richiedere l’ultimo passaggio ha dimostrato più volte generosità verso i compagni. Anche aver ceduto il pallone del rigore a Raspadori senza badare alla classifica cannonieri è l’ennesimo segnale della sua leadership all’interno del gruppo.
- L’effetto svanito: riavvolgiamo il nastro e torniamo indietro di dodici mesi, quando Kvaraskhelia ha fatto il suo esordio in serie A con la maglia del Napoli. Tutti (non solo i cronisti del Nord) sono rimasti sorpresi dall’inizio dello scorso campionato, aspettando il momento in cui il georgiano si sarebbe fermato. Il finale di una stagione logorante come quella passata aveva illuso la “concorrenza” e invece quest’anno pronti via e in meno di tre minuti fornisce una palla coi giri giusti per Di Lorenzo che non sbaglia. E ora aspettiamo la prima rete…
Articolo a cura di Marco Lepore