Chiude in perdita il bilancio consolidato al 30 giugno 2022 della FilmAuro di Aurelio De Laurentiis, pubblicato nei giorni scorsi, con conti spinti verso il basso dalle minori plusvalenze e incassi dai diritti tv del Napoli. Dopo il rosso di 34,7 milioni nel 2020 e di 66 milioni nel 2021, i conti della holding del patron della società partenopea chiudono in perdita anche nel 2022, con un rosso pari a 66 milioni. E un peso sempre rilevante da Napoli e Bari, di fatto le principali società del gruppo.
Il fatturato è calato di circa il 21%, passando da 245,2 a 193,8 milioni di euro. “Il valore della produzione, al netto dei proventi rivenienti dagli incrementi di immobilizzazioni per lavori interni, pari ad Euro 190.915.498 (Euro 241.374.335 nel precedente esercizio), diminuisce anch’esso del 21% circa rispetto al valore del precedente esercizio”, si legge nel bilancio che Calcio e Finanza ha consultato. “Il decremento netto dei proventi (Euro 51 mln. circa) è attribuibile, prevalentemente, alle minori plusvalenze realizzate dalla partecipata SSC Napoli S.p.A. e SSC Bari S.p.A. (Euro 38 mln. circa) oltre che dai minori proventi, rivenienti sempre dalle medesime partecipate, per i diritti TV (Euro 34 mln. circa)”.
In particolare, i ricavi sono stati pari a :
- 6,18 milioni per attività cinematografica
- 0,97 milioni per attività theatrical
- 169,19 milioni per attività calcistica
- 0,20 milioni per sfruttamento musicale
- 14,37 milioni per altri ricavi
Patrimonio Aurelio De Laurentiis, il bilancio della Filmauro
“Considerati questi ultimi dati, ovverosia il valore della produzione al netto dei proventi rivenienti dagli incrementi di immobilizzazioni per lavori interni, i proventi della gestione calcistica pesano, sul totale del valore della produzione, per l’89% (92% al 30 giugno 2021). Le restanti attività del gruppo, collegate alla produzione, distribuzione e commercializzazione di prodotti cinematografici, pesano, sul totale, per il 4%, in leggero incremento con l’esercizio precedente (3%)”.
“I proventi rivenienti dalla gestione delle squadre di calcio (Napoli e Bari) decrementano del 24% circa rispetto ai valori del precedente esercizio mentre quelli derivanti dalla produzione e distribuzione di prodotti cinematografici registrano un incremento del 3% circa”.
La differenza tra ricavi e costi è stata così negativa per 79,9 milioni di euro, considerando che i costi sono stati pari a 271 milioni di euro rispetto ai 330 milioni del 2021, con un decremento “imputabile, prevalentemente, alla gestione della S.S.C. Napoli S.p.A. che ha visto diminuire significativamente i costi del personale, in particolare quello tesserato (oltre 23 milioni di euro in meno rispetto alla passata stagione) e i costi per gli ammortamenti dei diritti relativi all’acquisizione delle prestazioni professionali dei calciatori (circa 41 milioni di euro in meno rispetto alla passata stagione)”. Il risultato netto è risultato così negativo per 62,8 milioni di euro rispetto alla perdita di 66 milioni nel 2020/21.
Alla luce della perdita, il patrimonio netto è risultato in calo a 95,9 milioni di euro rispetto ai 180,2 milioni di euro al 30 giugno 2021, che era cresciuto grazie all’operazione di rivalutazione dei marchi di Napoli e Bari, la quale aveva portato all’iscrizione a bilancio di una riserva di rivalutazione pari a 78,0 milioni. I debiti erano pari al 30 giugno 2022 a 316 milioni, con una posizione finanziaria netta positiva per circa 30 milioni alla luce della liquidità per 118,2 milioni in cassa al 30 giugno 2022.
Fonte Calcio&Finanza