Calcio femminile – Azzurre in Figc  prove d’intesa

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Riportare la calma in un mare in tempesta non dev’essere stato agevole. Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ci ha provato ieri mattina incontrando Cristiana Girelli, Elisa Bartoli e Barbara Bonansea, tre calciatrici della Nazionale femminile in rappresentanza di una squadra ferita dalla recente eliminazione (ai gironi) dal Mondiale. È stato un confronto, e non uno scontro, concluso con un pranzo conviviale, anche se il n.1 della federazione ha confidato alle ragazze di non aver gradito quello sfogo condiviso da tutto il gruppo sui social dopo il ko contro il Sudafrica. «Avremmo potuto ottenere risultati diversi se solo fossimo state messe nelle condizioni di poterlo fare».
Con chi ce l’avevano le azzurre? «Non con lei e nemmeno con la federazione» hanno risposto al presidente le tre leader (due delle quali, Girelli e Bartoli, messe ai margini dalla ct), ribadendo come il loro malessere fosse indirizzato unicamente nei confronti di Bertolini, che giusto due giorni fa in una lettera d’addio ha risposto parlando di «personalismi» e «troni acquisiti» difendendo le proprie scelte di rinnovamento. Durante l’incontro è stata ribadita la volontà di continuare a sviluppare il calcio femminile anche alla luce dello sforzo della Figc nel garantire un’adeguata preparazione (oltre un mese di ritiro) alla rassegna iridata. Non si è parlato di futuro ct. Gravina vorrebbe un nome di peso in seguito alle lotte interne che hanno lacerato il gruppo: le giocatrici, finite anche loro sul banco degli imputati, non indirizzeranno la scelta. La valutazione sarà esclusivamente federale. Gautireri, Guarino, Cincotta e Bonatti i profili fin qui analizzati.
Fonte: CdS

Factory della Comunicazione

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