E’ l’equilibrio, Stan Lobotka e, senza di lui, si può vacillare. Il catalizzatore, la calamita, colui che si gira su se stesso e imposta, ieri non c’era, ed in un paio di circostanze si è visto. Sono nate, infatti, ripartenze avversarie. Scrive La Gazzetta dello Sport: “Dettagli, per carità, ma per la logica della stagione lunga e del necessario turnover che per tratti della stagione verrà fatto con maggior frequenza, è giusto trovare dei rimedi alle assenze dei titolarissimi che garantiscono automatismi in ogni parte del campo e in ogni situazione di gioco. Anguissa dà protezione, muscoli e centimetri a disposizione dei compagni: spostando anche lui in posizione più centrale, con Raspadori mezzala, il Napoli ha perso un po’ di distanze e concesso qualche opportunità all’Hatayspor, con capitan Di Lorenzo che si è trovato un paio di volte in mezzo a due avversari lanciati in velocità. Nulla di male, per carità. Magari anche quando la corsa sarà più fluida e le gambe meno pesanti, potrebbe bastare l’intelligenza calcistica di Di Lorenzo a tappare l’eventuale falla momentanea. O una copertura preventiva in più dell’esterno alto, una scalata del regista di turno.”