Diego Maradona rilancia i Quartieri, ma non può nulla per il suo stadio

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Un’invasione di turisti. E non solo per le mete naturali, storiche ed archeologiche della città partenopea, anche per quello che ora può essere definito “turismo sportivo”. Si sceglie la città campione d’Italia. Il terzo tricolore ha fatto lievitare ulteriormente l’appeal di Partenope nel resto del mondo. E se, Diego Maradona, ha contribuito in maniera decisa al rilancio dei Quartieri Spagnoli, che, oltre al murale del Pibe de oro offrono la possibilità di colorate e tipiche puntate nei vicoli a ridosso di via Toledo, può meno sul suo stadio. Unico neo, infatti, la non possibilità di visitare e scoprire l’impianto di Fuorigrotta, che oggi rappresenta un podio vuoto nella classifica delle location più amate dai visitatori. La presidente della Sezione Turismo dell’Unione Industriali di Napoli, Gianna Mazzarella dice, come si legge su Il Mattino: «Ben 8 turisti su 10 ci chiedono di visitare lo stadio della squadra che ha vinto lo scudetto ed è un peccato che ciò non sia possibile. Organizzare tour a pagamento al Maradona, come avviene al Camp Nou di Barcellona, darebbe possibilità di indotto sia al quartiere, sia allo stesso brand Napoli: molti turisti faticano ad acquistare magliette e gadget nei punti vendita ufficiali. Nello stadio sarebbe possibile. I trend social incidono molto di più sui visitatori under 50. Manca ancora un’organizzazione strutturata del settore fino alla realizzazione della Dmo, che è però in procinto di finalizzazione».

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