Osimhen, un senso ai saluti dell’ ultimo giorno, un lieto fine

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Ultimo giorno a Dimaro. Si riprende venerdì a Castel di Sangro, ma in Val di Sole si insiste. Garcia manda tutti in hotel a preparare i bagagli, ma comincia un bambino…Scrive il Corriere dello Sport: “Un’ adorabile tiritera: «Osimhen-Osimhen-Osimhen» […] si arrende soltanto quando il suo idolo arriva sotto uno spicchio della tribuna per firmargli la maglia. Apriti cielo delle Dolomiti: comincia una corsa che neanche la finale dei 100 all’Olimpiade, ma Victor fa felici tutti. Un centinaio almeno: gli sarà venuto un crampo alla mano. E non si ferma anche quando un tifoso gli lancia letteralmente sulla testa un indumento non ben precisato: certo borbotta e lo fulmina con lo sguardo, ma continua a firmare. E a regalare saluti e baci. Uno per tutti, tutti per Victor. Il re del popolo azzurro che ha invaso la Val di Sole nei giorni del ritiro del Napoli: ottantamila presenze, mai così tante e mai un’organizzazione così articolata e funzionale in dodici stagioni. […] Napoli è pazzamente innamorata del suo centravanti, del capocannoniere, del ragazzo che corre come il vento, e Victor ha dimostrato di ricambiare con la stessa intensità. Oltre alla sessione di autografi prevista dal club, quella che tutti i giocatori hanno osservato nel corso del ritiro, ne ha concesso un’altra spontanea. E perciò bellissima: vederlo in campo a raccogliere e firmare le maglie, i cappellini, le foto, le t-shirt e i fogli di carta che piovevano dalla tribuna ha dato un senso di gioia al giorno dei saluti. Come un lieto fine.”

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