Napoli femminile – Difensore, centrocampista e attaccante riconfermate dal tecnico Biagio Seno. Tre ex in Nazionale
Riparte da tre certezze: Di Marino, Mauri e del Estal
Certezze per ripartire. Non stravolgerà di certo l’ossatura della squadra promossa in serie A, al massimo inserirà qualche innesto di qualità per migliorare l’organico. Intanto il Napoli femminile annuncia le conferme di capitan Paola Di Marino, Claudia Mauri ed Elisa del Estal.
Bandiera azzurra. Tranne una breve parentesi alla Torres, Di Marino ha sempre indossato la maglia azzurra. Procidana doc, ma nata a Napoli il 4 maggio del 1994, Paola si è dimostrata ancora una volta preziosa e insostituibile, rendendosi protagonista nel campionato cadetto appena concluso con la promozione in massima serie. Ha totalizzato 24 presenze, andando a segno 4 volte. Difensore centrale di esperienza, il numero 5 partenopeo è alla sua 16esima all’ombra del Vesuvio.
Triennio napoletano. Dalla Lombardia alla Campania. Nata a Vizzolo Predabissi il 18 dicembre del 1992, Claudia Mauri è arrivata nell’urbe di Partenope nel dicembre del 2021 e si appresta a vivere la sua terza annata consecutiva con il Napoli. Riozzese, Mozzanica, Milan le sue precedenti esperienze. Due le reti messe a bersaglio in B, 25 le presenze stagionali.
Gol e spettacolo. Il tecnico Biagio Seno punta nuovamente sull’attaccante spagnola, determinante con le sue 14 marcature. Nata a Santander il 23 marzo del 1993, la calciatrice che ha militato nella Liga con Espanyol e Siviglia è sbarcata a Napoli nel dicembre del 2022, contribuendo in maniera significativa alla promozione in A.
Mondiale di Auckland. Sono tre le ex giocatrici del Napoli femminile a prendere parte alla rassegna iridata in Nuova Zelanda. Ci sarà l’attaccante di Trescore Balneario, Valentina Giacinti (1994), e poi Emma Severini (centrocampista classe 2003) e il portiere Rachele Baldi (1994), entrambe di Prato. Domani mattina (ore 8, Rai1) il debutto dell’Italia di Milena Bertolini contro l’Argentina di Dalila Belen Ippolito, numero 10 dell’Albiceleste e del Pomigliano.
Fonte: Il Mattino.it