Katia Serra (giorn.): “Mezzo secolo in avanti, in America è così. Una sorpresa per una nazionale femminile”

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A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Katie Serra,  ex calciatrice e commentatrice RAI:
“Oggi la Spagna ha vinto facile, ma al di là di questa sono state partite tutte equilibrate: la conferma che assisteremo ad un evento che ha dell’imprevedibile, la Nuova Zelanda è stata una sorpresa. Da noi vige l’aurea delle americane, hanno vinto 4 Mondiali, ma potrebbe essere un anno in cui a vincere sarà un outsider, magari una squadra Europea. Purtroppo, molte stelle mancano per infortuni, peccato perché per quante vedremo altrettante stelle, almeno una decina sono a casa per infortuni. L’Italia? Le nostre azzurre devono riscattarsi dopo il brutto Europeo di un anno fa. Ci sono stati finalmente dei cambiamenti. Sara Gama? Negli ultimi 2 anni ha giocato molto poco per problemi fisici, l’aspetto prioritario è stare bene tutti i giorni. A prescindere dalle scelte, un ricambio era necessario, fatto alla vigilia del Mondiale – e non un anno fa per consentire di lavorare insieme – è naturale che qualche incognita la dà per forza. Ci aspettiamo tanto da Giacinti. La qualità non manca, ma abbiamo il difetto di essere minute, le americane hanno un altro tipo di taglia. Dove può arrivare quest’Italia? Se passi il girone prendi Olanda o Stati Uniti. L’obiettivo sono gli ottavi, poi si vedrà. Difficoltà mediatiche? Frutto della scelta di due Paesi che non favoriscono gli orari europei, un po’ un limite per vendere un prodotto. Perché il calcio femminile in America va più forte di quello maschile? Perché nel 1972 l’allora presidente decise di stanziare pari fondi per lo sport per entrambi i sessi. Lì sono avanti 50 anni”.

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