Trattativa a oltranza. A dimostrazione che fra le parti c’è la volontà di arrivare a un accordo e continuare insieme il cammino. Da quando il 18 luglio Roberto Calenda è arrivato qui in Trentino per accompagnare il suo assistito Victor Osimhen, gli incontri con il presidente Aurelio De Laurentiis sono stati continui.
Tre giorni intensi che ancora non hanno portato a una soluzione, ma che evidentemente sono serviti per approfondire diversi aspetti di quello che potrà essere il futuro di uno dei centravanti più ambiti in campo internazionale. Oggi il nodo più importante riguarda la fissazione di una clausola di uscita, rispetto all’entità stessa dell’ingaggio che andrà rivisto.
Il tutto mentre le nuvole francesi si diradano. Nel senso che, al di là di cosa succederà a Mbappé, oggi il Psg sembra orientato su altre scelte a proposito di centravanti. Dunque difficilmente i qatarioti di Francia rilanceranno rispetto ai cento milioni di euro offerti un mese fa al presidente De Laurentiis, che rilanciò con l’ormai famoso «duecentino».
Il nodo all’orizzonte oggi non paiono esserci acquirenti vicini all’ingaggio di Osimhen — anche se mai dire mai sul mercato —, dunque la discussione fra le parti è tesa a quel rinnovo biennale che il presidente aveva annunciato come quasi fatto alla presentazione di Garcia a Capodimonte, un mese fa, ma che in effetti andava impostato.
Fonte: Gazzetta