CorSport – Ufficiale l’addio di Milinkovic, Lotito va all’assalto di Zielinski

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Pagare moneta, vedere cammello». Lotito aspettava i soldi e la fidejussione bancaria a copertura dell’operazione, ufficializzata mercoledì sera dalla Lazio, per concedere il transfer dieci giorni dopo le firme sui contratti, un faldone di undici pagine: 40 milioni netti, pagamento in due rate, per la cessione di Milinkovic agli arabi dell’Al Hilal, come recita il comunicato in Borsa. Ora ci dovrebbero essere le risorse e tutte le garanzie economico-finanziarie per tornare all’assalto di Zielinski, eletto da Sarri prima scelta per rimpiazzare il serbo, Ricci o Torreira in cabina di regìa. Trattative dure, per niente facili, considerando i prezzi. De Laurentiis ha respinto l’offerta di 20 milioni più 5 di bonus per il polacco, Cairo valuta 25 il play in orbita azzurra, il Galatasaray chiede circa 20 per il regista uruguaiano. Nel weekend Lotito tornerà all’assalto: aspettava di vedere i soldi di Milinkovic sul tavolo per non esporsi.
CONTI.
Sono acquisti costosi e nel piano stabilito a tavolino con Sarri devono entrare anche un esterno d’attacco e un terzino sinistro: Luca Pellegrini non è ancora stato riscattato (solo uno spiraglio se la Juve concederà il rinnovo del prestito) , Kerkez ha scelto la Premier e la corte del Bournemouth. La Lazio attende l’arrivo di Valentin Castellanos, 25 anni, primo acquisto del nuovo corso: 15 milioni più bonus per convincere il New York City. Sono stati incassati 3,5 milioni dall’Inter per il riscatto di Acerbi e altri 2,5 dal Cadice per Escalante.
Lotito dicono abbia fissato un budget per il mercato in entrata nell’ordine dei 60 milioni, Champions compresa (circa 45 garantiti con la partecipazione al girone): il secondo posto nell’ultimo campionato e l’introito Milinkovic lasciavano immaginare un investimento più elevato , ma i conti per una società che non ricorre ad aumenti di capitale diventano stringenti: passivo in bilancio di 22,5 milioni al 31 dicembre e il peso dei 50 investiti la scorsa estate (e ancora da pagare) senza un’adeguata risposta sul campo.
Maximiano è costato 11 milioni, Marcos Antonio 10 e Cancellieri 8,5 (bonus compresi) citando tre nomi considerati in uscita. Cederli a titolo definitivo significherebbe “rientrare” e abbattere un costo, il prestito aiuterebbe solo ad alleggerire il monte stipendi, perché il pagamento dei cartellini è pluriennale. Lotito nel 2022 ha preso anche Romagnoli, Vecino, Casale e Provedel, riscattando Zaccagni.

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ASSALTO.
Lotito ha promesso di resistere per Immobile, nega siano arrivate offerte ufficiali dall’Arabia Saudita, non può cedere un altro big e indebolire la Lazio, anche se forse un altro assegno da 40 o 50 milioni lo farebbe riflettere. Neppure parliamo di Berardi, il sogno proibito di Mau: mai avviati contatti con il Sassuolo, servirebbero 30 o 35 milioni. Il presidente nelle prossime ore si ritufferà sul mercato. Domenica lo attendono nel ritiro di Auronzo: amichevole con la Triestina e presentazione della squadra. Lunedì si trasferirà a Milano per i diritti tv, riavviando i negoziati con Cairo e De Laurentiis. Zielinski è in scadenza 2024, la Lazio non intende alzare l’offerta. Per 20 milioni e bonus, se prenderà Tameze, Cairo potrebbe cedere Ricci, ma non è facile. Due notizie: la società biancoceleste sta valutando profili alternativi e di livello europeo per il centrocampo.
Nomi non ancora scoperti. Il ritiro sotto le Tre Cime di Lavaredo si potrebbe concludere senza nuovi acquisti. Non si sa ancora quando arriverà Castellanos, che attende il visto e verrà tesserato da extracomunitario. Lotito in Veneto si confronterà con il tecnico, gli ultimi contatti sono stati burrascosi. Sta salendo la pressione, Sarri è in ebollizione: il tempo stringe, sta allenando la stessa squadra della passata stagione senza Milinkovic e ora l’eventuale cessione di Immobile lo spaventa.
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