A Radio Crc nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente della Juventus
“Il Napoli già quando c’ero io era temibilissima, tornavamo a casa da Fuorigrotta, quasi sempre battuti. L’ultimo campionato del Napoli che forse non è ripetibile, è stato eccezionale.
Sono stato forse uno dei pochi a segnalare il rischio dell’acquisto di Ronaldo non perché non sia un grandissimo giocatore, ma perchè non riusciva ad amalgamarsi con la squadra e quindi faceva grandi cose ma tra lui e la squadra c’era una grande differenza. Quello che è stato fatto da Andrea Agnelli è passato, adesso la Juventus deve tornare nelle righe di una società quotata in borsa, seguire delle regole e non perdere 230 o 240 milioni di euro ogni anno. Sono felice che ci sia un presidente come Ferrero che è una persona capace e anche i collaboratori scelti mi pare siano persone responsabili. Le prime dichiarazioni di Giuntoli mi sembrano in linea con la linea di una società che deve ripulire la rosa e guardare all’euro e non al milione di euro.
Se il Napoli manterrà l’organico, ha tutto, gli manca solo una cosa: l’allenatore che ha amalgamato i giocatori e si è portato dietro la fiducia degli stessi. Garcia è un buon allenatore, ma è nuovo e deve conquistarsi la fiducia dei giocatori che devono dimenticarsi di Spalletti e deve fare un po’ di sforzo per imporre alla squadra il suo metodo ed il suo stile di gioco e questo può comportare qualche piccolo problema da risolvere. La Juventus se riuscisse ad essere tranquilla e trovare un gioco migliore dell’anno scorso, ha il grande vantaggio di non giocare le coppe per cui potrà giocare settimana dopo settimana senza lo stress psicofisico delle coppe e competere in campionato non per arrivare quarta, ma per avvicinarsi quanto più possibile allo scudetto.”