Un aspetto che lascia tranquillo il Napoli: l’offerta «super indecente» non c’è. Né Calenda l’ha portata in dote, né l’ha annunciata: perché il Psg per il momento è sparito di scena dopo aver illuso di essere pronto a fare follie per la stella della serie A e aver fatto intendere di essere pronto a sborsare 110 milioni. E il Real Madrid pure non è andato oltre a qualche sondaggio. Dunque, tentazioni non ce ne sono. E il Napoli, visto che Osimhen ha ancora due anni di contratto, non ha certo fretta a blindarlo. Certo, se resta deve rinnovare perché nel 2025 va in scadenza e non può certo iniziare la stagione con solo due anni di contratto. E poiché tutti gli indizi al momento portano in questa direzione (ma il mercato dei campionissimi non è ancora partito), prima o poi la questione del prolungamento arriverà sul tavolo. Come lo è da tempo. Ora non c’è da parte del Napoli particolare fretta: e Calenda ha lasciato capire di essere pronto a discutere, magari senza neppure rinviare la discussione a settembre. Anche adesso, se c’è l’offerta giusta. Ma qual è la proposta di Calenda? Sicuro i 4 milioni attuali sono pochi. Il Napoli può fare una eccezione al tetto di ingaggi a 2,5 milioni di euro. Ma fino a quanto alzerà l’asticella? Fonte: Il Mattino