Il mercato delle uscite, dei prestiti che rientrano, e di quelli che già sono andati via

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Un mondo che si muove oltre Osimhen. C’è un Napoli che è partito, dopo aver avuto un ruolo nella conquista dello scudetto: Tanguy Ndombele, ad esempio, non ha rappresentato un dettaglio, con le sue trenta presenze in campionato (e un gol), le nove in Champions (e pure qua una rete), quella in Coppa Italia. Totale: 40 partite, 1261 minuti, uno dei primi cambi sempre. Hanno avuto meno spazio Pierluigi Gollini (che pure ne ha giocato quattro), Bereszynski (166’ complessivi) che però si sono goduti lo scudetto. Ma l’anno nuovo è già cominciato: Ndombele è al Tottenham, Gollini all’Atalanta e Bereszynski alla Sampdoria. Poi, riecco a casa, Zanoli e Folorunsho: uno ha sofferto la retrocessione con la Samp, ma dimostrando spessore; l’altro si è tormentato per aver perduto la promozione con il Bari, proprio all’ultimo minuto, e comunque ha conquistato estimatori. Zanoli è un valore sul quale riflettere, un’idea da analizzare: parte per Dimaro-Folgarida, saprà di avere gli occhi di Garcia addosso e il Genoa che lo aspetta. Faraoni, candidato ad essere vice-Di Lorenzo, osserverà da lontano con interesse. Folorunsho, invece, sta a metà strada tra Empoli e Verona, dipende dalle offerte e un po’ anche dal Napoli. Poi c’è l’incognita secondo portiere: per cominciare, ci sarà Contini. Poi si vedrà. Fonte: CdS

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