Bigon, ex ds azzurro: “Micheli e Mantovani li portai a Napoli nel 2009”

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Riccardo Bigon, ex ds del Napoli, ha parlato ai microfoni di “1 Football Club” sulle frequenze di 1 Station Radio.

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Con le recenti evoluzioni in casa Milan e Napoli e la nascita di gruppi di lavoro dirigenziali, come sta cambiando la figura del direttore sportivo?
Sta cambiando in linea con il cambiamento dei club che, nel tempo, si stanno strutturando a livello aziendale prima che sportivo. Le proprietà straniere hanno, senza dubbio, portato una nuova filosofia di lavoro e visione della gestione, e con essa il cambiamento delle figure dirigenziali al suo interno. Ne consegue un’area tecnica molto più strutturata, con più persone, mezzi ed input a cui attingere per creare la squadra. Il direttore sportivo non può più essere, dunque, quella figura tradizionale a cui eravamo abituati. Un’evoluzione naturale delle cose, cambiano le dinamiche ed è essenziale per un dirigente sapersi adeguare. Ho cominciato la mia esperienza con il City Football Group proprio a tal motivo, ampliando la mia visione e le mie competenze in una nuova realtà, che forse è un po’ più organizzato rispetto al calcio italiano”
Quanto è importante, per un dirigente sportivo, seguire determinati step come fatto da Micheli e Mantovani che oggi raggiungono la vetta con il Napoli dopo il lavoro svolto a Bologna?
Micheli e Mantovani li portai a Napoli nel 2009. Diciamo che la loro carriera, a livello di alta Serie A ed Europa, l’hanno iniziata con me. Sono stati riassunti da De Laurentiis dopo Bologna e Verona, ed hanno raggiunto ottimi risultati. Sono due dirigenti di alto spessore, forse Micheli è visto come la testa di ponte in virtù del suo carattere, ma anche Mantovani vanta grandi qualità dal punto di vista dello scouting, e del creare rapporti sottotraccia per poi passare alla fase successiva che un direttore sportivo prende in mano per concretizzare gli affari. Sono delle pedine fondamentali per un direttore sportivo, e lo saranno ancora per il futuro direttore, se arriverà, e certamente per le dinamiche del club”
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