Carnevali sulla cessione del centrocampista: “«Lopez? Proviamo a esaudire i suoi desideri »
Perché perdere tempo per conoscere nuova gente, quando c’è un vissuto già pieno di Maxime Lopez? Centodiciannove partite insieme in quel triennio a Marsiglia, in un Velodrome tutto per loro: e poi, adesso, dovendo intervenire, che senso avrebbe andare a cercare altrove? Il passato ha un senso e Rudi Garcia, per cominciare, l’ha sintetizzato a modo suo: è uscito Ndombele, probabilmente se ne andrà anche Demme, e dunque, dovendo intervenire, è inutile guardarsi intorno: Maxime Lopez ha l’età giusta (a dicembre saranno 26 anni), sta in Italia, al Sassuolo, da tre stagioni, ha consapevolezza dei tempi del suo calcio (che sia tridente, che sia 4-2-3-1), parla la lingua in maniera fluente, non deve ambientarsi, non ha bisogno di «imparare», arriva con studi avanzati ed una preparazione tattica che ne favorirà l’inserimento, è persino disponibile. «Mi piace molto un club del Sud Italia che mi ricorda molto il Marsiglia». Cos’altro avrebbe dovuto aggiungere, per spalancarsi l’autostrada e cominciare a percorrere, almeno con la fantasia, la tratta che va da Sassuolo a Napoli e porta dritto in Champions League? E senza che ci fosse neppure bisogno di intrufolarsi tra i limpidi pensieri del centrocampista francesce, Maxime Lopez è diventato immediatamente una scelta, la prima, per aggiungere fosforo al centrocampo.
ECCOCI. Perché certe storie, si sa, cominciano così, da un messaggio subliminale e poi sfociano chiaramente in un contatto: il Napoli ha letto, forse (forse?) già sapeva, ha lasciato che un uomo dello staff di Rudi Garcia, in maniera che si potrebbe definire informale e non lo è, si informasse con il Sassuolo per capire i margini della manovra e poi s’è accorto che si può fare, come ha detto a TvPlay Giovanni Carnevali, l’amministratore delegato di una delle gioiellerie più abbaglianti ed anche più costose del calcio italiano: «Mi piacerebbe accontentare Garcia. Mai dire mai. Il ragazzo ha espresso il desiderio di andare in società più importanti o magari all’estero. Ce lo hanno chiesto in tanti ma vedremo se riusciremo ad esaudire i suoi desideri».
AMICI SEMPRE. E quindi, si è all’inizio di un romanzone tipicamente estivo, uno di quei «gialli» che arricchiscono il mercato e lo ravvivano. Ma si parte con il piede giusto e tra società amiche sul serio, capaci un anno fa di concludere proprio in chiusura di mercato, il 20 agosto, un affarone da 35 milioni di euro, quello di Raspadori, di dimostrarsi stima nei fatti, di avere visioni spesso analoghe e certo rapporti che si sono consolidati negli anni attraverso altre trattative concluse (Chiriches) e varie chiacchierate che poi non si sono sviluppate (Berardi) ma che hanno creato empatia e rispetto.
UN ALTRO LOBO. Maxime Lopez è il regista di cui Rudi Garcia sente di aver bisogno,Lopez l’alternativa a Lobotka in un anno che si presenta carico di impegni con il campionato, la Champions, la Supercoppa e la Coppa Italia: una stagione in cui la soglia delle 50 partite è facile da avvicinare; mesi da condividere, ovviamente, con le Nazionali, che pure sottraggono energia e inducono o costringono a turnover. Maxime Lopez è più che sufficientemente aggiornato sui metodi di un allenatore che è stato già il suo punto di riferimento dal 2016 al 2019 all’OM e il problema, semmai ce ne fosse uno sul serio, è il costo, che oscilla intorno ai quindici milioni di euro: il Sassuolo ha legittime aspirazioni, ha qualità indiscutibili e Carnevali, a modo suo, l’ha sussurrato. «Lo considero uno dei nostri calciatori più forti». Garcia e il Napoli chiamano…
Fonte: CdS
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