“Napoli è stata l’Università della mia vita”, Spalletti a Pompei
Luciano Spalletti resta legato a Napoli, e lo dimostra in ogni occasione possibile. L’ex tecnico azzurro ieri era a Pompei per l’Artis Suavitas. Qui è stato circondato dall’affetto dei tifosi e dei presenti, e ancora una volta le sue parole d’amore per Napoli non sono mancate, come riporta il Corriere dello Sport. “«Napoli è stata l’Università della mia vita. Vivere la città così intimamente mi ha avvicinato a un patrimonio enorme, fatto di tante cose, a partire dagli stessi napoletani». Il suo tour dell’anima, stavolta, è un concentrato di sensazioni pure mistiche, che si esaltano intorno alla Basilica di Pompei e poi nell’anfiteatro del Parco Archeologico dove riceve – con Placido Domingo, con Walter Veltroni, con il cast di “Mare fuori”, con Paolo Crepet, la Gialappa’s Band, Carolina Kostner, Iginio Massari, Beatrice Rana, Ciro Palumbo, Wang Shaoqiang e Benedetta Caretta – il premio Artis Suavitas 2023: «So che questo premio è destinato a chi ha saputo divulgare cultura e conoscenza e vi posso dire in tutta sincerità che il fatto che sia io a riceverlo per certi versi mi imbarazza… Perché io qui ho fatto il pieno di cultura e di conoscenze, io qui ho ricevuto più di quanto abbia dato». E lui qua, a Napoli e nei dintorni, è diventato non semplicemente l’idolo della massa e della folla ma l’amico geniale di cui la gente sente la mancanza e non lo nasconde, il fenomeno para-sociale che ha cancellato trentatré anni di delusioni e di amarezze: «Ma so anche che questo premio va a chi si è impegnato per raggiungere obiettivi importanti e allora posso dirvi, con altrettanta sincerità, di sentirmi completamente a mio agio, perché vi garantisco che ho dato tutto me stesso affinché la bellezza di Napoli potesse arrivare in quanti più luoghi possibili del pianeta. Non so se sono diventato immortale come dite, so come mi ha fatto sentire Napoli. Ho vissuto momenti bellissimi che saranno sempre con me nelle mie notti insonni». L’ha portata tra cielo, mare e terra, in quell’universo che s’è addolcito guardando il suo Napoli giocare e deliziare, poi vincere come nessun altro ha saputo fare: ne ha arricchito il prestigio con quello scudetto che sa di Storia, cancella il passato o anzi l’abbellisce con quel sorriso sgargiante che va sfruttato per far scivolare via quel filo di dolce malinconia canticchiando. «Ce sta ‘o mare fore». Adozione a distanza ravvicinata”.