Nel segno della continuità, ma aggiungendo qualcosa di personale. Questo è ciò che avrà pensato mister Garcia rispetto al “suo” Napoli. In campo, ma anche fuori. Scrive La Gazzetta dello Sport: “De Laurentiis, per scelta, vorrebbe avere sempre uno staff tecnico più legato alla società che al coach. E per questo motivo nel gruppo di Garcia ci saranno almeno tre uomini che già hanno lavorato con Spalletti: il team manager Giuseppe Santoro, il preparatore atletico Francesco Sinatti (ha lavorato anche con Sarri a Napoli) e il match analyst Simone Beccaccioli (col quale lo stesso tecnico francese aveva lavorato ai tempi della Roma). A questo gruppo il tecnico ha unito Stephane Jobard, suo vice dai tempi del Marsiglia e Claude Fichaux, altro collaboratore tecnico di lunga data. Ma l’uomo “chiave” probabilmente è Paolo Rongoni, preparatore atletico che Garcia ha voluto. Perché il metodo di lavoro sarà un po’ diverso, non per voglia di cambiare a prescindere. Ma perché ogni allenatore ha un proprio modo di lavorare. E se su quel modo “convinci” la tua squadra, allora nessun traguardo può essere precluso. A Dimaro vedremo una piccola-grande rivoluzione in casa azzurra, toccherà ai giocatori dare le risposte più importanti.”