Il Napoli di monsieur Rudi e quello del señor Garcia. La difesa è un’incognita

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Ieri, oggi e poi, vabbè, domani si vedrà: perché qualcosa accadrà, cambierà (un po’), il Napoli di Spalletti perderà qualcuno molto probabilmente e altri ne accoglierà, dovrebbe restare assai simile alla squadra che ha vinto lo scudetto, per goderselo assieme, e lascerà che la rivoluzione sia quella dell’anno scorso. Ci sono due squadre adesso, come nella stagione che sta alle spalle, che qualche mutamento lo hanno avvertito: piccole cose, ovvie, non ancora ufficiali per rispetto del regolamento che darà il via al nuovo corso il 1° luglio, ma largamente ufficiose, scolpite nel marmo.

 

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Quella che sorge spontanea riguarda Kim: cosa ne sarà di lui? La finestra è spalancata dal primo al quindici del mese che verrà, il Bayern che si è già affacciato può sistemare sul conto del Napoli la cifra della clausola – una cinquantina di milioni di euro – mandare una ormai classica Pec o fare una telefonata di cortesia e poi, auf Wiedersehen. È l’ipotesi più probabile. Ma identico interrogativo riguarda Demme, la controfigura di Lobotka, che dalla regia non si stacca mai, o anche Lozano, che come Zielinski andrà in scadenza nel giugno 2024 e dunque costringe a chiedersi se sia il caso di rinnovare o varrà la pena rassegnarsi.   Fonte: CdS

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