Nel suo editoriale per Tmw Radio Marco Piccari parlando di Rudi Garcia scrive: “Il tecnico francese durante la presentazione ha subito conquistato. Elegante al punto giusto, sicuro quanto basta, spavaldo per quello che serve e poi anche abile comunicatore; in uno senario regale è andato dritto al cuore dei tifosi del Napoli che hanno manifestato subito il loro calore. Quello che ha fatto Spalletti rimane scritto nei cuori dei napoletani in maniera indelebile, ma ora è tempo di aprire il cuore a Rudi Garcia.
Sì la scelta ha sorpreso tutti, ma ADL, battezzato faraone da Stefano Impallomeni, sa sempre stupire e per lui parlano i risultati raggiunti dal 2004 ad oggi. Ora tocca al tecnico francese, gli ultimi anni non sono stati esaltanti, ma in passato i dubbi ci sono stati anche per Spalletti ( due anni di inattività prima dell’arrivo a Napoli) e su Sarri che veniva dall’Empoli, ma alla fine Aurelio ha sempre indovinato la mossa. Intanto Garcia ha un tratto in comune con il predecessore: il gioco. Sia con Lille, campione di Francia che con la Roma la qualità di calcio non è mai mancata. 4-3-3 il modulo base, squadre propositive ma anche concrete quando è servito. Verticalizzazione e qualità dei singoli e nel Napoli la qualità non manca, del resto stiamo parlando della squadra campione d’Italia. A tutto questo aggiungiamo che Rudi è bravo ad entrare in sintonia con i giocatori e a creare empatia con l’ambiente. Basta ricordare il rapporto con il capitano Totti e la chiesa riportata al centro del villaggio. In comunicazione ci sa fare, altro tratto in comune con il suo predecessore. Ora aspettiamo il mercato e poi il campo, ma via i pregiudizi: Garcia merita rispetto e considerazione. Il violino può suonare una piacevole melodia sotto il Vesuvio”.
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