Antisemitismo negli stadi, De Laurentiis: “Escludere per sempre chi compie queste azioni”

Le parole del presidente del Napoli e le decisioni in ambito sportivo

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Nel corso del convegno L’Antisemitismo nello Sport il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha preso la parola e parlato della problematica razzismo e antisemitismo nel mondo dello sport: “Bisogna prendere provvedimenti precisi da parte delle istituzioni calcistiche e governative. Chi compie certe azioni va tenuto fuori dagli stadi per sempre. Le buone intenzioni non bastano più. Le soluzioni vanno attuate, non promesse. Bisogna avere la forza di essere antipatici e solo con l’azione ci si riesce. L’antisemitismo fa scopa con razzismo e ci sono esempi negli stadi con le cosiddette zone franche dove esiste soltanto la legge del tifoso. Ma quello non è un tifoso: quella è una risposta irresponsabile. Io sono un sostenitore da sempre della legge inglese. Se ti alzi in piedi per tre volte di seguito vieni allontanato e ci sono le celle negli stadi“.

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Le istituzioni governative e sportive presenteranno martedì un decalogo per combattere il razzismo e l’antisemitismo nello sport con una serie di provvedimenti come la sospensione del match in caso di insulti antisemiti o razzisti, proibire il numero 88 (simbolo dell’espressione Heil Hitler), con una serie di iniziative culturali per affrontare la problematica come portare i colpevoli di questi comportamenti in visita ai luoghi della memoria. Il ministro Piantedosi ha detto: “Su questo fronte ci basiamo sul lavoro dell’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori, ma il ministero, ad esempio, ha aperto in vari territori le Palestre della legalità, che danno una diversa rappresentazione dello sport“.

Fonte: Il Mattino 

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