Uno è il talento puro, lo vedi e t’«innamori», ti interroghi: ma calcia di destro o di sinistro? Non si è ancora capito, non si riuscirà mai a decifrarlo appieno, ma cos’importa? L’altro è la rapidità accecante, ogni scatto sembra un flash che brucia le pupille di chi gli sta al fianco e insegue. Uno è polacco ma è napoletano dentro, il più longevo non certo il più vecchio perché a 29 anni è lecito sentirsi giovani; e l’altro, ch’è messicano ma pure ormai sta da un bel po’ a girellare per la città, ha smesso di portarsi appresso la zavorra del calciatore più costoso, e può correre leggero incontro al destino. Quando lo scudetto è ancora una dolcissima carezza sull’anima, l’uno e l’altro, cioé Piotr Zielinski e Hirving Lozano, diventano (ma moderatamente) tormenti da domare: tra dodici mesi scadranno i loro contratti, saranno liberi a parametro zero, talenti che finirebbero sul mercato senza riuscire ad incassare un euro. È già successo in passato – con Hysaj e con Maksimovic, persino con Insigne e con Mertens – ma adesso, avendo tempo e possibilità, meglio evitare la fuga di cervelli e di muscoli.
IL RINNOVO. Non ci sono deadline ma tetti da sfiorare: nel monte ingaggi, la cifra da quattro milioni fa rabbrividire Adl, che per certi sacrifici ha gerarchie scolpite nel marmo. Lozano è stato acquistato nel 2019, quarantotto milioni tutto compreso (premio valorizzazione e provvigioni) e guadagna quell’ingaggio che ormai viene ritenuto fuori fascia. Zielinski è arrivato a 3,5 con il suo rinnovo, è partito dal basso e poi, seducendo con la classe che ha, è stato premiato. Ma il Napoli si è data una nuova linea da due anni in qua e nella passata stagione si è rivoluzionato abbattendo i costi, ormai tracimati. La nuova politica aziendale prevede rare eccezioni – Osimhen, ovviamente, nel caso di adeguamento da affrontare – e con i manager di Zielinski e di Lozano parlerà direttamente De Laurentiis, per stringere nuovi patti, a prezzi più moderati. Altrimenti, sarà inevitabile cercare soluzioni inaspettate, almeno adesso. Fonte: CdS