Zazzaroni: “Follia rifiutare 130 milioni per Osimhen. Kim-Bayern? Ecco la verità”

Le parole del direttore del Corriere dello Sport

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A Radio CRC, nel corso della trasmissione Si Gonfia la Rete, è intervenuto Ivan Zazzaroni, direttore Corriere dello Sport: “Osimhen? Quando arrivano certe cifre non puoi dire di no, ora il Napoli ha meno problemi degli altri. Faresti una sciocchezza clamorosa a rifiutare 130 milioni per Osimhen e ci sono anche dei precedenti come per Allan e Koulibaly per esempio. Migliorare Spalletti è quasi impossibile perché la qualità del gioco è stata elevatissima, il campionato l’ha vinto con 16 punti di vantaggio sulle altre, si potrebbe solo vincere la Champions League. Il quarto di finale col Milan è stato con handicap doppio. La storia del Piano B mancante a Spalletti? Non si può discutere quanto fatto in due anni. Ha fatto cose straordinarie, meglio di così non si poteva fare. Contro il Milan all’andata mancavano i tre centravanti e la prestazione complessiva è stata la migliore in assoluto. Garcia è un allenatore bravo e preparato e De Laurentiis è sempre stato bravo e fortunato con gli allenatori. La cosa fondamentale per Garcia è mantenere alto il livello della squadra. È un momento in cui il Napoli se non sbaglia si diverte per un po’ di anni. Il Bayern non ha mai cercato Kim, non spenderà altri 60/70 milioni per un difensore. Probabilmente andrà in Premier League, qualcuno i soldi li spenderà, ma ad oggi il Bayern non è interessato a Kim. La cosa fondamentale è il potenziale dei giocatori, Garcia ha un’idea di calcio abbastanza vicina a quella di Spalletti. Fece giocare molto bene la Roma ed ha fatto bene anche in Francia. In Arabia ci sono stati problemi con Cristiano Ronaldo che voleva Mourinho. Garcia partirà col grosso handicap che avrebbe avuto chiunque, ovvero quello di cercare di fare quanto fatto da Spalletti. Penso che sia la scelta meno rischiosa Garcia perché è più vicino come linea di gioco a Spalletti. Nei rapporti interni ha un atteggiamento diverso da Spalletti. Credo sia stata la scelta più logica. Luis Enrique è un allenatore un po’ più complesso“.

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